La liquidità può essere una soluzione per ridurre il rischio? E quali sono i rendimenti attesi?
Stare liquidi e aspettare che tornino momenti migliori per tornare a investire. Scegliendo magari prodotti a basso rischio e con scadenze a breve termine, che permettano di tornare in possesso dei capitali in fretta qualora si presentassero occasioni interessanti.
La liquidità remunerata, l’equivalente finanziario del classico materasso, può essere una strategia di investimento interessante. Soprattutto in una situazione di mercato come quella attuale. I tassi di interesse maggiori si ottengono con i conti di deposito, che offrono fino a un tasso dell’1,50% netto su vincoli a 12 mesi (Fonte: DB Prodotti Bancari di OF Osservatorio Finanziario). Non è poco, in assenza di rischio. I conti di deposito, infatti, garantiscono il capitale fino a un massimo di 100.000 euro grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Inoltre, con l’inflazione che in Italia oscilla di poco intorno allo 0% virgola qualcosa, è possibile salvaguardare il capitale dall’erosione del costo della vita, guadagnandoci anche qualcosa.
Quasi tutte le principali banche sul mercato offrono un conto di deposito, fatta eccezione per Intesa Sanpaolo, tra le big unica grande assente.
Funzionano così: prevedono il riconoscimento di un interesse a condizione che si accetti di perdere l’utilizzo delle somme per un certo periodo di tempo predeterminato. I vincoli più richiesti sono quelli a 6 e 12 mesi. Ma a scadenze più lunghe corrispondono anche interessi maggiori. Così, per esempio, i clienti di Banca Popolare di Bari che sottoscrivono il Time Deposit Web (collegato al conto corrente online) per 18 mesi ottengono un tasso lordo del 3,50%. Mentre Banca Sistema arriva a garantire il 3% lordo ma solo a patto che si vincolino le giacenze su Siconto! vincolato per 10 anni.
Chi è disposto, poi, a correre rischi maggiori e vincola somme superiori a 100.000 euro ha la possibilità di ottenere rendimenti ancora più elevati. Monte dei Paschi di Siena, per esempio, prevede un correttivo per chi accetta di investire oltre il limite garantito. A 36 mesi, infatti, chi sottoscrive Conto Italiano di deposito Benvenuto in Anticipo ottiene l’1% lordo. Ma per chi vincola somme pari almeno a 100.000 euro è garantito l’1,70%.
Meglio, tuttavia, scegliere prodotti di breve e media durata. Se infatti l’inflazione dovesse raggiungere la soglia di tasso vicina al 2% auspicata dalla Banca Centrale Europea, un vincolo a 2 o 5 anni, o anche di più, sottoscritto oggi con un rendimento netto dell’1,50% rischierebbe, alla fine del vincolo, di non essere più appetibile.