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L’alternativa al prestito in banca/ Le nuove piattaforme ita... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Il meccanismo dei finanziamenti dal basso è in crescita in Italia. Lo dimostrano le 54 piattaforma made in Italy presentate o in fase di lancio. Spinte anche dalla popolarità dell’equity crowdfunding regolamentato dalla Consob. Tra i nuovi portali lanciati nel 2014 ci sono BeCrowdy, per il sostegno a eventi culturali, Shool Raising a cui possono partecipare solo le scuole e Bookabook per il lancio di scrittori esordienti

L’alternativa al prestito in banca/ Le nuove piattaforme italiane

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Il crowdfunding in Italia è un mercato in crescita, anche se non paragonabile agli Stati Uniti.
Lo si capisce, più che dall’importo complessivo delle donazioni (30 milioni di euro), dal numero di piattaforme italiane, raddoppiato in meno di un anno.
Se a ottobre 2013 quelle avviate erano 27, attualmente sono 54 di cui 13 sono in fase di lancio. È quanto emerge dall’analisi semestrale effettuata a maggio 2014 dall’Italian Crowdfunding Network.
Delle 41 attive: 19 sono reward-based (il donatore riceve una ricompensa), 7 sono donation-based (pura donazione senza premi), 2 lending-based (prestito con pagamento degli interessi) e 2 equity-based (partecipazione agli utili di una start up).

A crescere maggiormente non sono state però le piattaforme tradizionali, quelle che si basano o sul meccanismo della ricompensa o su quello della donazione, ma quelle ibride (a quota 11) che offrono più di una modalità di partecipazione. E i nuovi portali lanciati non sono generici ma si tratta principalmente di piattaforme settoriali o locali.
Inoltre, guadagna sempre più popolarità anche il modello equity, regolamentato dalla Consob e che permette di investire nelle azioni di start up, che ricopre il 23% del panorama complessivo.

Ma cosa c’è di nuovo nel mondo del finanziamento dal basso? Of-Osservatorio finanziario ha curiosato tra le nuove piattaforme lanciate da ottobre 2013 a oggi e tra le numerose collaborazioni con società esterne per iniziative ad hoc. Ecco che progetti finanziano e qualche esempio di iniziative da sostenere.

BeCrowdy è una piattaforma di tipo reward-based per sostenere eventi culturali e artistici lanciata a marzo 2014. Il meccanismo è quello del “tutto o niente”: se il progetto raggiunge il 100% o lo supera l’artista riceve la somma e BeCrowdy trattiene l’8%, in caso contrario le donazioni vengono restituite.
Tra i progetti finanziati c’è Diversamente Stabili del Teatro della Colazione. L’idea è quella di riuscire ad affittare il teatro per attivare un concorso e permettere a drammaturghi e registi di presentare, ogni mese, da gennaio a giugno 2015, uno spettacolo al Teatro Elettra. E sarà la platea a dare un voto a ciascun spettacolo per eleggere il migliore del concorso.

Per le spese di affitto della sala prove e del teatro erano richieste donazioni per un totale di 2.000 euro. Al 18 novembre 2014, a 21 giorni dalla scadenza, ne sono stati raccolti 1,467 da 24 sostenitori diversi e alla scadenza si è raggiunta quota 102% dell’importo richiesto. I backers, in base alla donazione, da un minimo di 2 euro fino a oltre 500 euro, ricevono un omaggio diverso che premia la loro generosità, come una locandina autografata dagli artisti (donando 10 euro), la partecipazione alle prove (con 30 euro) o una rappresentazione a domicilio dello spettacolo vincitore (con 150 euro).

Bookabook è il crowdfunding del libro lanciata ad aprile 2014. Gli scrittori, noti o esordienti, partecipano a una selezione e se la passano possono avviare la loro campagna e avranno a disposizione 180 giorni per raggiungere l’obiettivo. E se la conclusione è positiva Book a Book si occuperà di preparare i formati digitali del libro da inviare ai sostenitori e a cercare una casa editrice disposta a pubblicarlo.
Anche in questo caso il progetto viene finanziato solo se raggiunge il totale richiesto. E i lettori, per sostenere quello che preferiscono, hanno la possibilità di leggere in anteprima gli estratti delle pubblicazioni.

Al momento si può sostenere Un albero contrario, di Elisa Luv, storia di una bambina allontanata dai genitori incapaci di crescerla. L’obiettivo da raggiungere entro il 31 marzo 2015 è di 4.000 euro e ne sono stati raccolti 1.156 grazie a 62 sostenitori. Che possono donando 25 euro ricevere una copia cartacea, con 35 euro avere una copia personalizzata o con 200 euro far presentare il libro dalla scrittrice nella propria società o città.

---- Si basa sempre sulla ricompensa anche School Raising, il primo portale per le scuole italiane lanciato a novembre del 2013. Ad esempio al momento è possibile aiutare l’Istituto Marconi di Venezia a sostenere le spese di viaggio in Italia di due insegnanti kenioti della St. Augustine School di Sirima, con cui è gemellato. L’obiettivo è di 4.180 euro da spendere per il biglietto aereo, per 2 o 3 settimane di permanenza, per fare delle gite a Venezia e regalare 2 pc. Oltre che per sostenere la commissione del 10% richiesta dal portale.
Al momento sono stati raccolti 3580 euro e la scadenza è il 23 dicembre 2014. Sostenendo questo progetto si ricevono come ricompense mail o telefonate di ringraziamento e foto o video del gemellaggio.

Oltre ai portali ad hoc per il crowdfunding, nel corso dell’anno sono state create anche collaborazioni con società che tradizionalmente si occupano di altro.
Un esempio è quello di Fastweb, che a giugno ha lanciato in collaborazione con Eppela Fast Up, crowdfunding per sostenere i progetti di domotica o robotica. In questo caso chi pubblica il progetto deve riuscire ad arrivare al 50%, al resto (fino a 10.000 euro) ci penserà Fastweb cofinanziando l’idea. Il budget complessivo messo a disposizione dalla società di telecomunicazioni a rete fissa, per un massimo di 90.000 euro di cui usufruire entro la fine dell’anno.

Tra i progetti da finanziare c’è MEG, la prima serra indoor 100% open source. Grazie a un’app per smartphone e tablet è possibile, infatti, controllare a distanza tutti i parametri della coltivazione e se ha successo condividere i dati con gli altri in modo da poterla replicare.
Il budget da raggiungere è di 20.000 euro e servirà a produrre un primo prototipo con l’idea di installare 5 MEG funzionanti nella metropolitana di Milano in occasione dell’Expo.

E ai finanziamenti dal basso può accedere anche chi non è riuscito a far approvare il suo progetto da una delle numerose piattaforme attive o a chi non vuole farsi imporre restrizioni da queste, come ad esempio la commissione trattenuta. La soluzione è il crowdfunding di tipo DIY, acronimo di Do It Yourself o in italiano fai-da-te.
E la formula non è stata scelta solo dai privati ma anche da alcune importanti associazioni nel corso del 2013 e del 2014.

Ultimo caso è quello del programma di scambi studenteschi Intercultura che, in occasione del centenario, ha lanciato la sua campagna, chiamata appunta il crowdfunding del secolo, Dona un anno che ne vale 100. Che serve a un ragazzo meritevole che non ne ha la disponibilità di ricevere una borsa di studio per passare un anno all’estero. Al momento sono stati donati 20.109 euro su un totale di 50.000.

Il Palazzo Madama di Torino ha, invece, chiesto 80.000 euro per riportare in Italia per un’esposizione Il servizio in porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Taparelli d'Azeglio. Sono stati raccolti in totale più di 89.000 euro e i sostenitori hanno potuto (con 2 euro) vedere il loro nome comparire tra i ringraziamenti sul sito o ricevere biglietti gratuiti per la mostra (con una donazione di almeno 15 euro).

Con eventi a Roma, Milano, Londra e New York da febbraio a maggio 2013 è stato pubblicizzato il crowdfunding organizzato dal curatore Bartolomeo Pietromarchi per la realizzazione della mostra vice versa alla Biennale di Venezia. L’importo raggiunto è stato di 178.562 euro che ha permesso di ottenere ulteriori fondi per le produzioni degli artisti, per attività di mediazione culturale e di promozione e per organizzare un convegno sui temi della mostra.

Tra i benefit della donazione, i “believer” che hanno donato 5 euro hanno visto il loro nome stampato sul catalogo della mostra, ai “fan” con donazione di almeno 80 euro è stato dato anche un biglietto di ingresso alla Biennale, agli “amici” (da 300 euro) anche un invito all’inaugurazione, ai “sostenitori” da 1.000 euro una stampa firmata e numerata di uno degli artisti, ai “partner” (2.500 euro) 7 stampe e una visita guidata alla mostra e ai “mecenati” che hanno donato almeno 10.000 euro 14 stampe e una cena con curatore e artisti in una location esclusiva.

Ha raccolto oltre 115.000 euro, sui 100.000 richiesti, la campagna attivata dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. E solo grazie ai finanziamenti delle persone comuni è stato possibile organizzare l’edizione 2014 dell’evento, di cui era stata annunciata la sospensione per mancanza di fondi. In questo caso, il meccanismo era quello della semplice donazioni, senza ottenere nulla in cambio.

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