logo-mini
Investimenti. Il portafoglio su misura lo fa il robot OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Sono i pionieri della consulenza online. I primi ad aver avviato servizi di investimento virtuali con piattaforme dedicate, portafogli modello e algoritmi automatizzati. Alcuni sono completamente “digital”. Altri, invece, non rinunciano alla componente “human”. Il panorama dell’offerta italiana di sistemi di robo-advisor è ancora agli albori. Ecco come sta evolvendo. E come funzionano i servizi di chi, invece, è partito per primo

Investimenti. Il portafoglio su misura lo fa il robot

Come per tutte le innovazioni che provengono da oltreoceano, il processo di inserimento delle ultime novità tecnologiche in Italia avviene con qualche anno di ritardo. I robo-advisor, le piattaforme di gestione degli investimenti automatizzate che utilizzano un algoritmo per la creazione di portafogli personalizzati, dopo il grande successo ottenuto negli Stati Uniti, nell’ultimo anno stanno riscontrando anche in Italia un discreto boom. Sim, Sgr, startup solo online e, da alcuni mesi, anche alcuni istituti di credito, hanno iniziato a offrire servizi di investimento automatici. Tutti caratterizzati da bassi costi di gestione.

Human vs digital
Non tutte le piattaforme online funzionano allo stesso modo. Ci sono quelle completamente “digital”, in cui il processo di investimento avviene in modo del tutto computerizzato. E ci sono servizi ibridi, che mantengono anche una componente “human”, permettendo quindi al cliente di consultare un team di gestori in carne e ossa (magari attraverso i canali di interazione a distanza) per avere consigli e suggerimenti.
Inoltre, alcune preferiscono offrire un unico strumento finanziario, generalmente ETF. Altre, al contrario, mettono a disposizione un catalogo molto più ampio di strumenti, includendo anche i fondi comuni di investimento, scelti dopo un processo di selezione e screening interno.

Luci e ombre
Intanto, dagli Stati Uniti, dopo gli anni del boom iniziano ad arrivare le prime ombre sul mondo computerizzato dei consulenti robot. L’allarme, lanciato a seguito dell’introduzione della fiduciary rule, la legge che obbliga i consulenti a porre in primo piano l’interesse del cliente, evitando quindi i conflitti d'interesse in favore di gestori, banche o intermediari finanziari, ha posto l’accento sulla problema “fiducia”. La polemica relativa ai robo-advisor ruota intorno alla questione che non è possibile stabilire se l’operato del consulente robot faccia davvero gli interessi del cliente. A lanciare l’allarme, a marzo scorso, era stata anche la Financial Industry Regulatory Authority (Finra) che, in uno studio dedicato ai robo-advisor dal titolo Report on Digital Investment Advice, spiegava che difficilmente da soli i software di gestione degli investimenti riescono a raggiungere lo standard di fiducia garantito dai consulenti professionali, non riuscendo infatti a fornire un’analisi personalizzata basata su dati e informazioni individuali, e su una conoscenza personale della situazione finanziaria generale.

I robo-advisor delle banche
Anche in Italia, l’attenzione sull’argomento resta altissima. Banca MPS, per esempio, ha da poco concluso uno studio di fattibilità. Intanto, molti istituti di credito stanno iniziando a costruire partnership per rendere disponibili nel prossimo futuro ai loro clienti piattaforme di società terze.
---- E’ questa la strategia seguita da CheBanca! , tra le prime a entrare sul mercato, che in partnership con AdviseOnly ha lanciato lo scorso febbraio Yellow Advice. La piattaforma si basa su portafogli modello focalizzati sui fondi comuni selezionati sulla base di un processo di screening interno tra i 3.600 disponibili. Per utilizzare il servizio è necessario sottoscrivere il Dossier Titoli della banca versando un importo minimo di 20.000 euro, e allocando almeno 10.000 euro per ciascun obiettivo scelto. Il costo fisso è dello 0,3% sulle masse investite, con un tetto massimo di 2.000 euro, e include anche il supporto di un gestore personale. Sebbene la gestione avvenga online, infatti, la banca ha annunciato di aver messo a disposizione per il solo canale online 30 gestori.

Da fine 2015, invece, è disponibile per i clienti di Banca di Pisa e Fornacette IB Navigator Plus. Il sistema di gestione patrimoniale digitale si avvale della piattaforma sviluppata da Invest Banca già nel luglio del 2015 per la definizione di portafogli personalizzati in base alle esigenze e al profilo di rischio dei clienti. I portafogli sono costruiti grazie alle capacità di ricerca di BlackRock. La piattaforma si può sottoscrivere esclusivamente in filiale, e offre la possibilità di investire direttamente online in ETF iShares, la società specializzata in ETF e ETC del Gruppo BlackRock. L’investimento minimo iniziale è di 15.000 euro e il rapporto, una volta aperto in filiale, può essere gestito interamente online.
La stessa piattaforma messa a punto da Invest Banca è disponibile anche per i clienti di Millennium Sim, Banca di Cambiano, BCC di Castagneto Carducci e Banca di Viterbo. Entro l’anno, inoltre, dovrebbe partire una collaborazione analoga con Sparkasse, Cassa di Risparmio di Bolzano. Si può scegliere tra quattro diverse linee di gestione con differenti profili di rischio. La piattaforma non ha costi di attivazione, e prevede commissioni di gestione che variano a seconda del capitale investito e del profilo di rischio scelto. Inoltre è garantito un servizio informativo e di assistenza online anche nelle fasi di post-vendita.

Il resto dell’offerta in Italia
Come spesso accade quando si parla di innovazione, le prime società a muoversi nel mondo della consulenza digitale in Italia sono state le case di gestione, le sim e le startup fintech nate per l’occasione. Moneyfarm SIM, società d’intermediazione mobiliare iscritta nell’Albo e operativa online dal 2012, è stata tra le prime a proporre forme di consulenza a distanza. La piattaforma prevede 12 portafogli modello diversificati, basati esclusivamente sugli Etf e su un approccio temporale di medio-lungo termine. Per operare è richiesta la sottoscrizione di un deposito titoli presso Banca Sella, così da eseguire direttamente online le operazioni di compravendita suggerite dall’algoritmo. Non sono previsti costi per la sottoscrizione del servizio (che può essere provato anche gratis), si può investire da un minimo di 100 euro al mese, e le commissioni di consulenza variano dallo 0,5% all’1,25% in base a quanto si investe.

---- AdviseOnly, il social network di consulenza “generica” online dedicato ai piccoli investitori, offre un sistema di robo-advisor con la società di consulenza Virtual B S.p.A.. che funziona sulla base di un algoritmo e di portafogli modello. Il servizio, ridisegnato a inizio anno con nuovi portafogli a base di Etf, si chiama AO Tutor, e prevede l’individuazione di un obiettivo e di una tipologia di investimento personalizzata (pensione integrativa, rendita extra, studi dei figli), oppure permette di scegliere tra portafogli tipo costruiti in base alla propensione al rischio e all’orizzonte temporale dell’investitore. Il servizio costa 49 euro l’anno e prevede l’aggiornamento della composizione del portafoglio da parte di AdviseOnly in base alle condizioni dei mercati finanziari e tutte le volte che la situazione lo richiede. E’ gratuita, invece, la costruzione manuale del portafoglio finanziario, con la quale è possibile aggiungere direttamente i prodotti finanziari preferiti tra Etf, fondi comuni, azioni e obbligazioni. Infine, è gratuita anche la funzione Portafoglio Express che propone nove portafogli tra i quali scegliere, personalizzabili in base all'orizzonte temporale e al livello di rischio.

A fine novembre 2015, inoltre, AdviseOnly ha lanciato insieme a Banca Ifigest, la piattaforma web Fundstore.it: un servizio di robo-advisory che consente a chiunque di ottenere direttamente online un portafoglio modello gratuito in fondi comuni, basato su uno specifico obiettivo di investimento personalizzato. Il nuovo servizio propone quattro modelli di investimento sviluppati in base agli obiettivi da raggiungere, all’orizzonte temporale e al livello di rischio. L’importo investibile parte da 10.000 euro. E una volta visualizzato il portafoglio l’utente può decidere di stamparlo e di rivolgersi alla sua banca per realizzarlo, oppure acquistarlo direttamente online su Fundstore.
Sulla piattaforma-marketplace si possono trovare circa 5.000 strumenti di oltre 140 gestori. Non sono previsti costi e non è previsto nemmeno l’acquisto diretto online: una volta sottoscritto il fondo per procedere con il pagamento si utilizza un bonifico bancario a favore della società di gestione del Fondo prescelto.

Non è solo consulenza online ma funziona con un vero mandato di gestione, invece, il servizio di Invest Banca che, oltre alla piattaforma fornita alle BCC include anche IB Quant, creata in collaborazione con Diaman Scf, la società di consulenza indipendente fondata nel 2002. La gamma si compone di quattro linee con profilo di rischio crescente che prevedono la composizione di una asset class obbligazionaria ed azionaria con la possibilità di inserire Etp appartenenti all’asset class Commodity. L’investimento minimo è di 15.000 euro e la commissione varia da 1 a 1,5%, più una fee di performance.

Ha creato, a ottobre 2015, una piattaforma di consulenza online sempre in partnership con Diaman Scf anche Giotto Sim, la società di intermediazione mobiliare padovana. La nuova gestione patrimoniale che impiega esclusivamente ETF o ETC, è personalizzabile e si compone di 3 linee di gestione quantitative “absolute return”. Le gestioni si concentrano soprattutto su ETF di UBS quotati a Piazza Affari.

© Of-Osservatorio finanziario - riproduzione riservata

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito