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Componibili (ma più cari): ecco i nuovi conti correnti del 2... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Più costosi, ma includono un numero maggiore di servizi. I conti correnti 2017 sono cambiati: personalizzabili, con servizi, anche non bancari che spaziano dai viaggi alle coperture sanitarie. Ecco cosa c’è già. E cosa ci si aspetta per i prossimi mesi

Componibili (ma più cari): ecco i nuovi conti correnti del 2017

I conti correnti costano ogni anno di più. È quanto emerge dall’analisi annuale svolta da OF Osservatorio Finanziario sulla base dei dati contenuti del DB Prodotti Bancari che mette a confronto oltre 100 conti di 37 istituti di credito, ciascuno per ogni tipologia di target (famiglie, affluent, pensionati, giovani).

I numeri


In media gestire un conto corrente per un anno richiede una spesa di 85,28 euro (era di 80,27 euro a dicembre 2015) secondo la simulazione di OF realizzata su tutto il panel di conti analizzati (al netto delle promozioni attive). L’OFISC, l’indicatore che rappresenta il costo medio di un conto sulla base di una ipotetica spesa media di utilizzo, però dice anche che scegliendo i conti low-cost, destinati principalmente a chi opera via internet, che oggi rappresenta oltre il 60% dei correntisti, il vantaggio è notevole: si risparmia più della metà. Il costo medio annuo per la gestione di un conto corrente (OFISC, secondo la simulazione realizzata da OF ) completo di tutti i servizi, modulare, a pacchetto o personalizzabile, come viene definito oggi, è di 107,74 euro. Ma la spesa si riduce a 51,01 euro all’anno se si opta per il corrispettivo digitale (via web o via app).

Il canone (cioè la spesa annua necessaria a tenere attivo il rapporto con la banca) è la voce di spesa che incide maggiormente: secondo i dati riportati nel DBPB di OF, infatti, un conto completo costa in media 52,08 euro l’anno, contro i 21,31 euro necessari a gestire un conto low-cost con operatività da svolgere prevalentemente online o da mobile. Un divario considerevole che trova una conferma ancora maggiore nei costi delle singole operazioni. A essere premiati sono soprattutto i clienti che operano via internet o smartphone. Dall’analisi di tutti i conti presenti del Database dei Prodotti Bancari di OF, infatti, emerge che per la disposizione di un bonifico allo sportello della filiale (e verso istituti non appartenenti allo stesso gruppo bancario) va messa in conto una spesa media di 3,52 euro. Se svolta via web o via cellulare o tablet, invece, la stessa operazione richiede un costo medio di 0,51 euro.

Le novità 2017


Cosa è cambiato negli ultimi 12 mesi da giustificare un incremento delle spese per la gestione dei soldi depositati in banca? Innanzitutto, nel corso del 2016, sono aumentate le spese che le banche hanno dovuto sostenere, inclusi i costi extra necessari a finanziare il Fondo Nazionale di Risoluzione delle crisi bancarie. E questo si è riflettuto in un incremento delle spese di gestione dei conti correnti. UniCredit e UBI Banca, per esempio, hanno alzato il canone di abbonamento mensile dei loro conti correnti di punta.

Ma la variazione più significativa riguarda i prodotti. I conti nel 2016 sono diventati a pacchetto, componibili, e personalizzabili. Cioè includono nel canone di abbonamento mensile tutta una serie di servizi accessori da abbinare all’offerta base. Anche se un escamotage per risparmiare c’è: in alcuni casi, infatti, è il canone di abbonamento si può ridurre o azzerare acquistando altri prodotti o servizi della banca. In altri, invece, sono previste condizioni migliorative per i nuovi clienti (ma solo per brevi periodi, immediatamente successivi alla sottoscrizione). In pratica, la banca cerca di fare usare un numero maggiore di servizi e prodotti e se questo avviene premia il cliente con sconti.

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I nuovi conti modulari


Tra le novità più significative che hanno contribuito a ridisegnare l’offerta di conti correnti nel 2016 vi è, per esempio, il Conto PerMe di Intesa Sanpaolo. Lanciato a fine settembre 2016, in sostituzione di Conto Facile, ha un canone mensile di 6 euro azzerabile per gli under 26 e per chi collega un servizio di gestione di portafogli della gamma Gestioni Patrimoniali Eurizon Capital SGR. Con due euro in più al mese si ottengono bonifici online illimitati a costo zero. E con ulteriori 2 euro di abbonamento da aggiungere al canone del pacchetto base si includono nell’offerta due operazioni di prelievo da Bancomat di altre banche. Per il futuro, poi, sono previste novità in arrivo: la banca ha fatto sapere che a breve potrebbero essere collegabili al conto di base anche polizze assicurative per la salute, la famiglia e la persona e servizi aggiuntivi, come i pacchetti per i viaggi.

UniCredit, che già aveva a catalogo il conto modulare (cioè composto di pacchetti) MyGenius, durante l’estate ha aumentato il costo del canone mensile di 1 euro (il modulo Silver è passato da 4 a 5 euro, il Modulo Gold da 6 a 7 euro al mese e il Modulo Platinum da 10 a 12 euro), ma ha introdotto la possibilità di ridurre o azzerare il canone. Per usufruire degli sconti è necessario però accreditare ogni mese stipendio, pensione o ricevere un bonifico di almeno 750 euro, mantenere 2.500 euro di giacenza media minima o avere meno di 30 anni.

Anche UBI Banca ha rivisto al rialzo la sua offerta nel 2016. Qubì, il conto modulare che prevede l’acquisto di servizi a forfait da agganciare al pacchetto di base, infatti, nel corso dell’anno ha ridotto il canone mensile del set di servizi standard, da 3 a 4 euro al mese. Confermando comunque il meccanismo che prevede la riduzione di 1 euro al mese in caso di accredito dello stipendio o della pensione. Mentre per i giovani under 30 resta sempre gratuito.

Segue lo stesso principio e si compone di moduli aggiuntivi da agganciare al conto base anche il nuovo N’evo di Banca Popolare di Vicenza. Si può scegliere tra tre moduli: Basic (al costo di 3 euro al mese), Smart, per i giovani fino ai 35 anni di età (1 euro al mese) e Top (con canone di 4 euro al mese). E il costo mensile può essere ridotto o azzerato accreditando stipendio o pensione, disponendo l’addebito diretto delle utenze, mantenendo una giacenza media mensile di almeno 3.000 euro, addebitando almeno una rata di un mutuo o prestito, e l’estratto conto della carta di credito. Inoltre, contribuiscono a scontare il canone anche l’acquisto di una polizza ABC, Berica Vita o Cattolica Life, l’attivazione con giacenza positiva di un deposito titoli collegato al conto e almeno un vincolo attivo sul deposito vincolato. Qualora, poi, si fosse interessati agli investimenti è previsto anche il Modulo Investimenti, a 8 euro al mese.

Anche le più piccole banche territoriali e plurir-territoriali hanno seguito lo stesso esempio. I clienti di Banca Popolare di Sondrio da aprile possono sottoscrivere MultiPlus, con un set di base da 5 euro al quale collegare altri prodotti o servizi aumentando così il costo mensile complessivo. Banca Popolare Pugliese ha lanciato il conto a pacchetto Energy personalizzabile in tre versioni, Light, Play e Full, ciascuno con canone diverso e un set di operazioni incluse personalizzate. Nuova Banca Etruria, invece, oltre a Conto Chiave dedicato a chi vuole operare online ha presentato Royal, che premia il cliente che sottoscrive più prodotti o servizi scontando il canone mensile standard di 5 euro arrivando fino a 2 euro.

Un po’ diverso, infine, il caso di Unipol Banca. Il nuovo Valore Salute Più, lanciato ad aprile, offre infatti un Piano Sanitario UniSalute (con servizi che vanno dall’indennità giornaliera alle visite specialistiche, dalle prestazioni odontoiatriche all’assistenza medico-sanitaria 24 ore su 24) e una polizza sanitaria valida anche per i familiari collegati direttamente al conto corrente. In questo caso il costo mensile è di 5 euro, che diventano 10 qualora si verificasse l’estinzione del piano associato.

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