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IL FUTURO DELLA BANCA OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

I prodotti, dopo la crisi, hanno cambiato pelle. Si sono trasformati, sono diventati tecnologici e si richiedono e gestiscono con i dispositivi sempre connessi. Non solo. Includono servizi aggiuntivi, come polizze assicurative, piani sanitari, consulenza per chi è alla ricerca della prima casa. E cambia il modo di gestire il denaro

IL FUTURO DELLA BANCA

La crisi finanziaria ha trasformato la percezione del denaro e il modo di gestirlo. Sono nati nuovi conti, mutui e prestiti tutti accomunati da una particolarità: hanno servizi di protezione aggiuntivi, per tutelare il cliente qualora ci si trovasse di nuovo nella condizione di dover proteggere i risparmi dalle intemperie dei mercati. Ecco allora che i nuovi mutui hanno servizi extra per orientare all’acquisto della prima casa. Per chi sottoscrive un conto ci sono polizze sanitarie gratuite per tutta la famiglia. E ancora, sono camparsi i primi mini-prestiti, che si attivano via app all’occorrenza. Non solo: i prodotti bancari post-crisi sono anche “tecnologici”, o digitali. Si richiedono via pc o telefono, si gestiscono con un tap e si personalizzano con il cellulare. Ecco le principali novità.

Conti e servizi


Un tempo esistevano i conti a zero spese e alto rendimento. Oggi, invece, con i tassi che ruotano di poco intorno allo 0% (e in alcuni casi sono anche negativi) i punti di forza di conti & co. devono essere necessariamente altri. C’è chi, per esempio, associa al conto corrente altri prodotti assicurativi, a costo zero o con sconti e agevolazioni dedicate come Unipol Banca che ha collegato al conto da 6 euro al mese anche un piano sanitario individuale creato con UniSalute. Inoltre, per i correntisti, sono presenti sconti su polizze assicurative a protezione della casa, dell’impresa o di eventuali infortuni. Diverso, invece, il caso di UBI Banca: oltre alla possibilità di associare al conto a pacchetto Qubì una polizza infortuni da 2 euro al mese, è previsto anche un prestito con tassi riservati, da concordare in fase di richiesta. Creval, infine, sconta del 25% il canone della cassetta di sicurezza ai sottoscrittori di Conto Armonia Argento.

Ci sono poi istituti di credito che puntano sui nuovi conti a pacchetto modulari: si parte da un set base di servizi e si personalizza il conto associando altri prodotti o servizi. Il costo sale a seconda del modulo scelto, ma sottoscrivendo altri prodotti è possibile ridurre la spesa mensile. Così, per esempio, Banca MPS, con il nuovissimo Conto Mio permette di associare al conto una polizza assicurativa per tutta la famiglia, a partire da un costo di 3,50 euro al mese. La spesa si aggiunge al canone mensile di Conto Mio, anche se, sottoscrivendo fino a 4 prodotti aggiuntivi (oltre alla polizza, rientrano nel computo anche il mutuo o i Pac) si può ottenere uno sconto fino a un massimo di 4 euro al mese.

Anche Intesa Sanpaolo rende il canone del nuovo XME Conto scontabile con l’attivazione di altri prodotti della banca. Tra questi, per esempio, il n servizio di gestione di portafogli della gamma Gestioni Patrimoniali Eurizon Capital SGR. Funziona più o meno allo stesso modo anche il conto a pacchetto di Banca Popolare di Vicenza, N’evo. Tra i servizi che scontano la commissione di spesa mensile vi sono, per esempio, le polizza ABC, Berica Vita o Cattolica Life il deposito titoli collegato al conto e i vincoli attivi sul deposito vincolato.

Oltre a quelli tipicamente bancari, però, i nuovi conti a pacchetto includono anche servizi extra. BNL del gruppo francese BNP Paribas garantisce a tutti i clienti uno sconto del 10% sui contratti di luce e gas sottoscritti con Enel. Bper pensa al noleggio a lungo termine e offre un prezzo agevolato a tutti i correntisti. Hello bank!, invece, ha inaugurato lo shop online Hello store! che mette online, nell'area riservata di home banking, prodotti hi-tech e di design.

I nuovi prodotti “connessi”


Non solo servizi, ma anche tecnologia. I nuovi prestiti, conti, carte sono “digitali”, si richiedono online e diventano “istantanei”. Ecco allora che, tra le principali novità post-crisi, ci sono i conti tecnologici che si attivano con un selfie anche da smartphone, come MyGenius di UniCredit, via home banking o tramite pc, anche se non si è già clienti dell’istituto. Oltre alle banche online, le prime a fornire questo servizio, sta aumentando anche il numero di istituti di credito tradizionali che offrono la possibilità di aprire un contro a distanza. Tra questi, per esempio, Crédit Agricole Cariparma, UBI Banca, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Vicenza.

Anche le carte di pagamento, di credito, prepagate e di debito sono attivabili in qualsiasi momento e associabili al conto di base, se si è già clienti, come nel caso di Intesa Sanpaolo, UBI Banca e Unipol Banca, tanto per citare qualche esempio. Mentre per le ricaricabili che non necessitano di un conto corrente per poter essere utilizzate, la richiesta può essere fatta anche da chi non è ancora cliente. UBI Banca, tra le varie attivabili, consente di richiedere la prepagata Enjoy firmando tutta la documentazione online. UniCredit fa attivare la Genius Card e, da gennaio, anche la succursale online di Deutsche Bank permette di sottoscrivere la prepagata con Iban db contocarta di Deutsche Bank Easy nel nuovo negozio virtuale. Anche in questo caso per firmare il contratto si utilizza la firma digitale.

Anche i prestiti iniziano ad essere a portata di clic. Fineco, la banca online del gruppo UniCredit, fa avviare la richiesta direttamente online. Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno il mini-prestito già approvato che si attiva all’occorrenza via app. UBI Banca, invece, sta promuovendo il prestito online, a tasso fisso, da richiedere nell’area clienti in qualsiasi momento: l’erogazione, poi, avviene direttamente online, una volta approvata la richiesta dalla banca. Tra le ultime novità, poi, c’è l’offerta di Widiba presentata ufficialmente a fine febbraio, in collaborazione con Findomestic. La nuova gamma di prestiti si può richiedere completamente online in modalità paperless grazie alla firma elettronica. Non sono previste spese accessorie e la banca, in occasione del lancio, ha assicurato che serve solo un giorno per l'approvazione del credito. A cui si aggiunge poi un ulteriore giorno per l'erogazione.

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