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Alla scoperta di Parma: capitale della cultura 2020

SOMMARIO

Nel corso dell’anno il centro storico sarà animato da numerose rassegne artistiche e culturali, mostre multimediali e festival musicali in onore del compositore Giuseppe Verdi. Edifici di valore storico, come l’Ospedale Vecchio e la chiesa gotica di San Francesco del Prato, riapriranno al pubblico in veste rinnovata. Ma ecco gli eventi da non perdere. E le indicazioni per gustarsi al meglio la visita, con un occhio di riguardo all’enogastronomia locale

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Alla scoperta di Parma: capitale della cultura 2020

Capitale della cultura per il 2020 e signora del food secondo l'Unesco, che nel 2015 l'ha premiata come prima città italiana creativa per la gastronomia. Parma, nei prossimi mesi, ha certamente molte attrattive da offrire a chi deciderà di trascorrervi un weekend. Il centro storico sarà rimesso a nuovo, e numerose proposte culturali animeranno i suoi edifici di maggior interesse. Non solo: Parma vale una visita anche per la buona cucina e le eccellenze gastronomiche tipiche del suo territorio, da gustare nelle tante botteghe che popolano le vie principali. Ecco le tappe imperdibili e gli eventi più significativi per vivere al meglio la città.

Gli eventi da non perdere


Per tutto il 2020, la città si appresa a celebrare la sua arte e la sua storia con una serie di eventi che vogliono ricordare il passato e la tradizione, difendendo e recuperando la memoria storica della città per proiettarla nel futuro. Sotto lo slogan “la cultura batte il tempo” sono quindi in programma progetti diffusi, officine contemporanee cantieri-laboratorio, rassegne ed eventi multimediali. Oltre al recupero di alcuni luoghi simbolo della città, a cominciare dall’Ospedale Vecchio, situato proprio nel centro, che è stato l’ospedale cittadino dal XV secolo fino al 1926.

È qui, infatti, che verrà allestita la più grande installazione di Parma 2020: Hospitale, il futuro della memoria, visitabile dal 24 aprile al 10 ottobre. Si tratta di una mostra multimediale che sarà allestita nella Grande Crociera del primo piano, e che darà vita a un percorso esperienziale interattivo per raccontare la storia dell’ospedale nato per curare e dare rifugio ai malati, agli orfani e ai pellegrini che percorrevano la via Francigena. Si potrà così assistere a una sorta di video-narrazione, accompagnati dalla presenza virtuale di due attori che racconteranno la storia del luogo, anche attraverso le parole di chi in quegli anni ne fu testimone.

A Palazzo Dalla Rosa Prati, fino al 26 aprile 2020, gli appassionati di arte possono partecipare a una mostra dal titolo “Van Gogh multimedia and friends” , che ripercorre la vita e le opere del pittore olandese riproducendo i suoi più celebri lavori, dai ritratti alle nature morte, su supporti multimediali di altissima qualità.

Il palazzo del Governatore, situato sull'intero lato nord della centralissima piazza Garibaldi, fino al 3 maggio ospita “Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo” . Una mostra che racconta come il cinema, negli ultimi 125 anni, ha modificato la nostra percezione del tempo, attraverso una serie di tecniche di manipolazione temporale come il timelapse, il ralenti, il loop e la programmazione a ritroso. Il percorso espositivo parte con due eventi risalenti al 1895: la prima pubblicazione del racconto fantascientifico “The Time Machine: An Invention” di H.G. Wells e la prima presentazione pubblica del Cinématographe dei Fratelli Lumière. Per poi proseguire fino alle più moderne tecniche adottate dal cinema recente e prodotte attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning.

Molte anche le iniziative in programma al Palazzo della Pilotta, chiamato anche semplicemente “la Pilotta”, che scandiranno tutti i prossimi mesi del 2020. L’attuale sede del Museo archeologico nazionale, della Galleria Nazionale, della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano, infatti, ospiterà a marzo le creazioni di Fornasetti e a ottobre una mostra che racchiuderà alcune delle opere più significative commissionate dai Farnese.

Ma Parma è anche indissolubilmente legata al grande compositore Giuseppe Verdi. Ed è qui che ogni anno viene celebrato con il Festival Verdi che si svolgerà dal 24 settembre al 18 ottobre. Così, al Teatro Regio andrà in scena “I lombardi alla prima crociata” mentre a quello di Busseto, città natale di Verdi, si potrà assistere al “Rigoletto”. Mentre nella splendida cornice della chiesa di San Francesco del Prato, gioiello architettonico gotico e da poco restaurata e aperta al pubblico, si terrà una suggestiva rappresentazione del “Macbeth”.

Enogastronomia


Ma Parma non è solo arte, cultura e storia. Anche la scena enogastronomica ha molto da offrire. La campagna che circonda la città può vantare una ricca gamma di prodotti autentici che dalle botteghe artigiane arrivano sulla tavola dei più rinomati ristoranti del centro. Così, per chi si trovasse in zona, sono imperdibili il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello e il Parmigiano Reggiano, da assaggiare nei locali caratteristici o acquistare nelle piccole botteghe a conduzione familiare. Mentre gli amanti del vino non possono non acquistare una bottiglia di Lambrusco, prodotto in una delle tante cantine che popolano la zona agricola circostante.

In pieno centro, proprio nella zona della movida cittadina in via Farini, vale una sosta la Prosciutteria, un punto di riferimento per acquistare i salumi del territorio o per assaggiarli nella vicina Degusteria. Entrando si può ammirare una fila ordinata di prosciutti appesi, da acquistare insieme a formaggi freschi e a una selezione di vini del territorio. La vicina Salumeria Garibaldi vende le sue specialità persino a Tokyo. Mentre La Cantina della Carne è specializzata in carni bovine e suine allevate nelle vicine campagne. Per chi è appassionato di vini, una tappa immancabile è l'Azienda agricola Palazzo. Sorge nel cuore dell'antica zona vitivinicola collinare parmense, a 16 km circa dal centro, e produce i vini tradizionali della regione, come il Lambrusco.

Per una cena di classe, chi si trovasse in città può prenotare un tavolo allo stellato Parizzi, che ospita anche una scuola di cucina e propone una selezione di piatti della tradizione reinterpretati da un grande chef. Mentre il Ristorante Cocchi, attivo dal 1925, porta in tavola salumi tipici, pasta fatta in casa e un ricco carrello di bolliti misti.

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