La senilità nei film, tra riflessione e riscoperta di sè. OF ha selezionate alcune pellicole che mostrano lati positivi e interessanti della terza età, momento che può rappresentare anche un nuovo inizio
La senilità può essere il momento giusto per riprendere in mano la propria vita, i propri hobby, per trovare nuove passioni, oltre che per fermarsi a riflettere su quanto si è vissuto. Il cinema da sempre ben rappresenta questa fase della vita, in tutte le sue sfaccettature. OF ha selezionato alcune pellicole degli ultimi anni che mettono al centro la figura dell’anziano e mostrano un lato interessante e positivo della terza età
“Marigold Hotel” è un film del 2012, tratto dal romanzo di Deborah Moggach e diretto da John Madden, che nel 2015 gira il sequel “Ritorno al Marigold Hotel”. Tra i protagonisti, Judi Dench, Bill Nighy, Dev Patel, Tom Wilkinson e Maggie Smith, ovvero un allegro ed eterogeneo gruppo di pensionati britannici che mossi da diverse motivazioni decidono di affrontare un entusiasmante viaggio in India, nel cuore del Rajasthan. Il Marigold, gestito dal giovane Sonny, non è proprio come se lo aspettavano, ma qui tutti quanti troveranno qualcosa di più: una rinnovata voglia di approcciarsi alla vita, di scoprire un mondo nuovo, stringendo anche legami forti.
La frase: “In India abbiamo un detto: andrà tutto bene alla fine e se non andasse tutto bene vuol dire che non è ancora la fine.”
Chi ha una vena romantica non può pensare alla rappresentazione della terza età nel cinema senza ricordare “Letters to Juliet”, film del 2010 tratto dall’omonimo romanzo di Lise e Ceil Friedman e diretto da Gary Winick (l’ultimo prima della sua scomparsa), con Amanda Seyfried e Vanessa Redgrave. Proprio quest’ultima, ormai nonna e rimasta vedova, viene sollecitata dalla giovane giornalista americana Sophie (la Seyfried) a cercare il suo primo amore mai dimenticato, Lorenzo. Inizia così un viaggio della speranza attraverso la Toscana, in memoria di un passato che, chissà, potrebbe portare a una nuova fase della vita piena di felicità.
La frase: “Non so come sia finita la tua storia, ma se quello che hai provato a quel tempo era vero amore, bhè non è mai troppo tardi.”
Scritto e diretto da Paolo Sorrentino, il film “Youth”, presentato in concorso al festival di Cannes 2015, ha come protagonisti i due amici Michael Caine, Fred, anziano compositore e direttore d’orchestra, e Harvey Keitel, ovvero Mick, regista coetaneo ancora in attività. L’uno, afferma (e dimostra) che non tornerebbe a dirigere nemmeno se fosse sua maestà la regina Elisabetta a chiederglielo. L’altro, sta lavorando al suo nuovo e probabilmente ultimo film. In vacanza in un hotel sulle Alpi svizzere, i due si trovano a riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, confrontandosi con i rispettivi figli e con altri bizzarri ospiti della struttura.
La frase: "Ho perso i migliori anni della mia vita. Tu hai detto che le emozioni sono sopravvalutate, ma è una vera stronzata, le emozioni sono tutto quello che abbiamo!"
Adaline Bowman è nata nel 1908. A 29 anni, a seguito di un incidente d’auto, smette di invecchiare e diviene immortale. Da questo momento vede la vita dei suoi cari passarle accanto, a partire da quella della figlia. E ogni dieci anni si trova a dover cambiare casa e vita, dato che nessuno può accorgersi della sua condizione. Fino a quando incontra l’interessante Ellis. È la trama del film “Adaline – L’eterna giovinezza” di Lee Toland Krieger, nelle sale nel 2015, con Blake Lively come protagonista. Una riflessione sulla vita attraverso il concetto di mortalità, un film che mostra un inconsueto punto di vista: quello di una persona che, non potendo, desidera invecchiare.
La frase: “In spagnolo dicono: gli anni, l'amore e i bicchieri di vino non si contano mai!"
Un approccio alla terza età che si può definire al contrario è quello che vede protagonista il celebre Brad Pitt a fianco di Cate Blanchett ne “Il curioso caso di Benjamin Button”, piacevole film che risale ormai a qualche anno fa: è uscito nelle sale italiane nel 2009. Tratto da un racconto di Fitzgerald, racconta di un bimbo che nasce con le fattezze di un novantenne e che con il trascorrere del tempo invece di invecchiare ringiovanisce. Questa vita al contrario non sarà facile ma offrirà molti spunti di riflessione e porterà il protagonista a vivere ogni momento, per quanto possibile facendo interagire aspetto e maturità della persona, in modo intenso.
La frase: “Non è mai troppo tardi per essere quello che decidi di essere.”