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Riscoprire l’Italia (grazie al New York Times)

SOMMARIO

La classifica 2022 del più autorevole quotidiano del mondo si apre con una sorpresa. Al primo posto dei 52 “Places for a Changed World” si trova Chioggia, piccolo comune facente parte della città metropolitana di Venezia. Al tredicesimo, poi, c’è Courmayeur, particolarmente impegnata a proteggere il suo patrimonio naturale. In trentaquattresima posizione, infine si trova Napoli, dove alcune piccole comunità locali sono al lavoro per contrastare il surriscaldamento globale. Tre destinazioni dove programmare un viaggio, pandemia permettendo

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Riscoprire l’Italia (grazie al New York Times)

Come ogni anno, anche per il 2022 il celebre quotidiano statunitense New York Times ha scelto e classificato le 52 mete imperdibili in ogni parte del mondo in cui organizzare un viaggio nei prossimi mesi. Con una novità: per questa edizione, dicono i giornalisti, viene premiata la sostenibilità ambientale. Non ci sono, quindi, città da visitare per le loro nuove attrazioni a misura di turista, come musei, ristoranti alla moda o lussuosi resort. Perché la pandemia, e tutte le limitazioni al turismo internazionale che ne sono seguite, hanno introdotto un modo completamente nuovo di viaggiare e scoprire il mondo.

Ecco perché le protagoniste del 2022 sono le destinazioni che raccontano di un “mondo che cambia”, che rispettano l’ambiente e la natura circostante, che consentono anche ai visitatori di fare la differenza, di aiutare le povere economie locali, di assaporare culture e abitudini diverse e contribuire a preservare, anche, le specie animali locali. Non solo. Si tratta spesso di località ignorate dal turismo di massa, che consentono quindi di mantenere il distanziamento sociale evitando l’affollamento e l’overtourism di destinazioni ben più blasonate. E in Italia, dicono i giornalisti americani, ce ne sono ben 3 da scoprire nel 2022.

Chioggia



La classifica del 2022 si apre subito con una sorpresa. Al primo posto dei 52 “Places for a Changed World” si trova Chioggia, piccolo comune facente parte della città metropolitana di Venezia, che si sviluppa ai suoi margini meridionali. Costruita su un gruppo di isole nella laguna veneta, vanta splendidi edifici secolari dai colori vivaci, tutti realizzati in stile veneziano, che si affacciano sui suoi canali. Il più suggestivo e pittoresco dei quali, il Canal Vena, taglia longitudinalmente la cittadina.

Per questa ragione Chioggia è anche conosciuta con l’appellativo di “piccola Venezia”. Anche se, ad essere precisi, ha origini più antiche. Il suo centro storico include numerose bellezze architettoniche in una classica atmosfera marittima. E può essere il punto di partenza ideale per visitare la zona, magari in bicicletta, evitando l’eccessiva folla di turisti che, durante la bella stagione, riempie i vicoli e le calli di Venezia.

La città è famosa anche per il suo interessante patrimonio gastronomico. Soprattutto il radicchio rosso Igp, che viene coltivato in zona, ma anche perché ospita il più importante mercato di pesce dell’Adriatico. Da assaggiare, poi, la zucca e la cipolla bianca di Chioggia, coltivate in orti lagunari o litoranei.

Per chi si trovasse in città, infine, vale una sosta anche il suo sobborgo sulla terraferma, Sottomarina: ideale per una giornata in spiaggia (anche se il mare non è dei migliori) e un pranzo a base di pescato del giorno da gustare nei vecchi e tipici capanni di pesca sulla diga.

Courmayeur


Al tredicesimo posto della classifica 2022 si colloca Courmayeur, affascinante cittadina ai piedi del Monte Bianco, situata in uno scenografico anfiteatro naturale circondato da foreste di conifere, montagne e ghiacciai. Pur essendo una località turistica di rilevanza internazionale, la cittadina conserva ancora un’atmosfera alpina autentica. Ed è stata premiata dai redattori del New York Times soprattutto per i notevoli sforzi attuati negli ultimi anni per trovare un equilibrio tra turismo e conservazione della natura circostante.

La città, infatti, ha già da tempo iniziato a limitare l'accesso in estate alle sue due alte valli, la Val Veny e la Val Ferret. Qui, infatti, è previsto un numero fisso di auto private e garantita una quota separata per coloro che pernottano in zona in una delle locande locali. Mentre in inverno, entrambe le valli diventano piste da sci. Inoltre, la funivia che porta i visitatori sul Monte Bianco utilizza energia proveniente da fonti rinnovabili. E sono state intraprese alcune iniziative per preservare i ghiacciai dal surriscaldamento globale.

Per chi sceglie di trascorrere un weekend in città, vale la pena prendere il biglietto della funivia SkyWay Monte Bianco, che offre una splendida vista panoramica sulle vette del Monte Cervino e del Monte Rosa. Ma anche visitare il Giardino botanico alpino Saussurea, che ospita piante medicinali e di alta quota, e il Museo Alpino Duca degli Abruzzi che documenta la storia delle guide alpine con foto e attrezzi per arrampicata.
Mentre per cena si può optare per un assaggio dei tipici prodotti locali a marchio DOP come la Fontina e il Fromadzo, un formaggio vaccino a pasta semidura dalla lunga tradizione o il Lard d’Arnad, il famoso lardo locale. Da accompagnare con la tipica polenta concia, mantecata con la fontina.

Napoli


In trentaquattresima posizione si trova Napoli, capoluogo campano densamente popolato famoso in tutto il mondo per il suo folclore, i vicoli del centro città e le meraviglie architettoniche. Secondo il New York Times, però, la città ha di fronte a sé un futuro precario soprattutto a causa del surriscaldamento globale che, se non affrontato in tempo, potrebbe portare nei prossimi anni a un numero sempre più alto di giorni di caldo estremo. Un problema, soprattutto, per gli abitanti dei quartieri più poveri, spesso costretti in condizioni di sovraffollamento.

Ecco allora che, per scongiurare il pericolo, alcuni residenti hanno già iniziato ad attuare alcune iniziative particolari. È il caso, per esempio dei cittadini che abitano nel quartiere popolare di San Giovanni a Teduccio che, di recente, hanno istituito una comunità di "energia equa" per fornire gratuitamente elettricità pulita alle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà, con un sistema di 166 pannelli solari.

Intanto, le autorità locali hanno iniziato ad avviare campagne di sensibilizzazione per spingere i turisti a visitare la città a piedi. Per esempio, scegliendo di percorrere la Pedamentina, un percorso panoramico che consiste in discese pavimentate e più di 400 gradini.

Per chi sceglie di visitare Napoli, tante sono le attrazioni da non perdere. A cominciare dal centro storico, dove passeggiare nella celebre via dei presepi, San Gregorio Armeno, prima di fermarsi per una pausa pranzo nella pizzeria più celebre della città. Si chiama Da Michele, si trova nel quartiere storico di Forcella, e di fronte al suo ingresso c’è sempre coda. Da vedere, poi, Castel dell’Ovo, il più antico della città e uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo di Napoli, e la bella Piazza del Plebiscito.

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