
SOMMARIO
Dopo 7 anni di crisi economica il mercato immobiliare ha iniziato a far registrare i primi valori a segno più. Le compravendite incrementano. Il fatturato del settore cresce. Mentre i prezzi restano stabili. Cosa accadrà da qui alla fine dell’anno? E, soprattutto, cosa aspettarsi dal 2016? Of-Osservatorio finanziario lo ha chiesto a 4 esperti del settore, i numeri uno di due società di agenzie immobiliari in franchising e di due uffici di studi e ricerche indipendenti. Ecco le loro previsioni
2016. L’anno dell'immobiliare: previsioni, compravendite, prezzi
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Breglia (Scenari Immobiliari): “Perché investire nel mattone europeo”
Che il peggio sia ormai alle spalle ne sono convinti tutti. Addetti ai lavori, esperti del settore, responsabili degli uffici di studi e ricerche condividono lo stesso pensiero: il mercato immobiliare si sta riprendendo. Soprattutto rispetto agli anni più cupi della crisi. Lo confermano i dati. I numeri in crescita delle compravendite concluse. E il fatturato dell’intero settore che sembra finalmente orientato a chiudere l’anno con segno positivo.
Quello che resta da capire, semmai, è quale sia l’entità di questa ripresa. Sempre che di ripartenza in effetti si tratti. Perché se c’è una cosa che la crisi ha insegnato è che ormai il mercato, così come tutto il settore, è cambiato. Ed è stata una trasformazione talmente radicale che gli interrogativi circa il futuro andamento del comporto sorgono più che spontanei. Cosa accadrà dunque da qui alla fine dell’anno? E cosa aspettarsi per il 2016? Il mercato immobiliare tornerà a crescere? E, ancora, come cambieranno i prezzi delle case? E che influenze avranno tutte queste trasformazioni più in generale sul settore dell’edilizia?
Of-Osservatorio finanziario ha fatto il punto della situazione. E ha intervistato in esclusiva i numeri uno delle due principali agenzie immobiliari in franchising in Italia, Gabetti e Tecnocasa, e i vertici delle due più note società indipendenti italiane di ricerca nel settore immobiliare, Scenari Immobiliari e Nomisma. Ecco le loro previsioni a medio termine per i prossimi 18 mesi.
È soprattutto tra gli addetti ai lavori che si respira un clima di maggiore ottimismo. Secondo Marco Speretta, AD di Tree Real Estate e COO di Gabetti Property Solutions (leggi qui l’intervista) , il 2015 rappresenta un anno di miglioramento. E anche se il primo semestre ha fatto registrare valori positivi, seppur contenuti, relativi all’incremento del numero delle compravendite portate a termine, la previsione è quella di un miglioramento molto più significativo da qui alla fine dell’anno. Il 2015, fanno sapere da Gabetti, si chiuderà con un aumento delle transazioni d’acquisto di circa il 5%. Mentre per il 2016 si prevedono incrementi nell’ordine del 7, 8%.
Ipotizza, invece, un aumento più sostanzioso nell’ordine dell’8-10% annuo Mario Breglia, fondatore e presidente di Scenari Immobiliari (leggi qui l’intervista) , istituto indipendente di studi e ricerche con sede a Milano e Roma. Che prevede, per fine 2016, il raggiungimento della soglia di circa 500.000 compravendite, contro le 417.000 del 2014.
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Eppure, è decisamente troppo presto per parlare di ripartenza. Il boom del 2007 appare ancora molto lontano. E anche se presumibilmente il mercato continuerà ad irrobustirsi, tuttavia si tratterà di un processo lento e graduale. Lo conferma anche Luca Dondi, Consigliere Delegato di Nomisma (leggi qui l’intervista) . Che chiarisce: il mercato ormai è cambiato dalle fondamenta, e con esso anche tutto il comparto edilizio in generale. In altre parole serve una trasformazione radicale: non bisogna più costruire, ma ristrutturare l’esistente.
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