SOMMARIO
Di questi tempi, non molto. Eppure chi non ha voglia di puntare sulle rischiose azioni ed è insoddisfatto dei bassi rendimenti provenienti dal reddito fisso, ha qualche alternativa più remunerativa del tenere i soldi sui conti correnti. Con i depositi vincolati si guadagna oltre l’1%. Con i libretti postali lo 0,40%. Con i Buoni Fruttiferi Postali (che hanno una tassazione agevolata) l’1,50%. Ecco i pro e i contro spiegati da Francesca Tedeschi, fondatrice di OF Osservatorio Finanziario
Quanto paga la liquidità?
Leggi anche:
» Azioni, bond, liquidità, mattone. Come guadagnare nel 2018
» Azioni (2018): come portare a casa il 6-8%
» Bond (2018): quali rischi e quali spiragli per il reddito fisso?
»Investire nel mattone: le linee guida del 2018
Mantenere i capitali liquidi, aspettando momenti migliori per tornare a investire può non essere una scelta del tutto sbagliata. Anche se in un contesto di tassi bassi come quello attuale, i rendimenti attesi sono ancora piuttosto contenuti. Soprattutto al netto delle tasse. Ma se si è alla ricerca di un prodotto finanziario più remunerativo del conto corrente ci sono alcune soluzioni. Come scegliere il prodotto di liquidità remunerata più adatto tra conti di depositi, libretti di risparmio e Buoni Fruttiferi Postali? Lo spiega Francesca Tedeschi, fondatrice di OF Osservatorio Finanziario che avverte: attenzione alla durata dei vincoli.
OF: Con i tassi di interesse degli obbligazionari ancora prossimi allo 0, come si può fare per ottenere un rendimento relativamente sicuro dalle proprie giacenze in conto corrente?
Tedeschi: Con i prodotti di liquidità remunerata. Ce ne sono di tre tipologie: i conti di deposito, i libretti di risparmio di Cassa Depositi e Prestiti e i Buoni Fruttiferi postali.
OF: Iniziamo dai conti di deposito, quali sono i vantaggi?
Tedeschi: I conti di deposito sono tra i prodotti di liquidità remunerata più diffusi, caratterizzati dai rendimenti più elevati. Offrono una remunerazione delle giacenze a patto che si vincolino i soldi per periodi di tempo prestabiliti, ad esempio tre, sei o anche 12 mesi e più, e garantiscono gli importi versati fino a un massimo di 100.000 euro, grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Inoltre non hanno spese di gestione. E alcuni depositi riconoscono i rendimenti in anticipo.
OF: E quali sono gli svantaggi?
Tedeschi: Nell’attuale situazione di mercato, con i tassi dell’Eurozona ai minimi storici, le remunerazioni sono molto contenute. Solo qualora dovessero alzarsi anche le remunerazioni dei depositi aumenterebbero di conseguenza. Ma la Banca Centrale Europea ha da poco confermato che questa situazione potrebbe protrarsi ancora per quale tempo. Poi ci sono le tasse, che incidono di molto sull’effettivo rendimento.
OF: Quanto erodono rispetto al guadagno effettivo?
Tedeschi: Il prelievo sui depositi è del 26%. Significa che se oggi si investono 10.000 euro in un conto di deposito a un tasso lordo dell’1% per 12 mesi, si avrà al termine dell’anno di vincolo un guadagno complessivo, al netto delle tasse, di 74 euro.
OF: Come scegliere il vincolo giusto, quindi?
Tedeschi: L'obiettivo dichiarato dalla Banca Centrale Europea è riportare la dinamica dei prezzi vicino a una soglia del +2%. Meglio quindi orientarsi su vincoli a breve termine, con rendimenti che permettano di salvaguardare il capitale dall’erosione del costo della vita, se non almeno di guadagnarci qualcosa. Un rendimento analogo su un deposito vincolato a 2 o 5 anni, o anche di più, sottoscritto oggi rischierebbe, alla fine del vincolo, di non essere più appetibile.
OF: Quanto rende oggi un conto di deposito?
Tedeschi: Alle condizioni attuali sui 12 mesi, che è il vincolo solitamente più gettonato, si può ottenere in media un rendimento dello 0,81% lordo, pari a una remunerazione dello 0,58% al netto delle tasse. Ma se si accetta di perdere la disponibilità delle somme depositate per periodi di tempo più lunghi (fino anche a 120 mesi) si può arrivare a superare il 3% lordo.
OF: Chi offre di più?
Tedeschi: Attualmente, sui 12 mesi il rendimento più alto è l'1,50% lordo di Banca Santander. Segue l'1,25% di Mediocredito del Friuli Venezia Giulia e l'1,15% di IBL Banca. Sulle scadenze più corte, invece, si segnala il 2% di ING Direct per i vincoli a 6 mesi e l'1% di CheBanca! per le stesse durate.
OF: Come si sottoscrivono?
Tedeschi: Di solito i conti di deposito sono virtuali, cioè si richiedono online e le somme si vincolano da home banking. Ma se non si vuole procedere con il vincolo via Internet basta recarsi in filiale e sottoscrivere un deposito bancario. Anche se nel panorama della liquidità remunerata non ci sono più soltanto le banche.
OF: Cioè, chi offre il deposito remunerato oggi?
Tedeschi: Nuove istituzioni finanziare come per esempio FCA Bank, nata dalla joint venture tra FCA Italy S.p.A., controllata da Fiat Chrysler Automobiles, e Crédit Agricole Consumer Finance. In questo caso il conto si sottoscrive online e sui 15 mesi offre un rendimento lordo dell’1,50%. In alternativa si può optare per il deposito libero, senza scadenze, con tasso all’1%.
OF: La seconda soluzione sono i libretti postali, quali vantaggi hanno?
Tedeschi: Sono emessi da Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo Stato. Si sottoscrivono presso l’ufficio postale e si gestiscono online. Ma anche in questo caso le remunerazioni sono molto contenute. Prevedono, infatti, un rendimento dello 0,40% a 180 giorni sull'importo accantonato.
OF: Poi ci sono i Buoni Fruttiferi Postali…
Tedeschi: Esatto. Anche i Buoni Fruttiferi Postali sono emessi da Cassa depositi e prestiti e distribuiti da Poste Italiane. Quelli ordinari hanno un tasso dell’1,50% e possono durare fino a 20 anni. Inoltre hanno una tassazione agevolata al 12,50% (contro il 26% dei depositi). Si richiedono anche online o via app, e permettono in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito.
© OF Osservatorio Finanziario - riproduzione riservata