SOMMARIO
Crescita economica stabile. Ritorno dell’inflazione. Politica monetaria delle banche centrali verso la normalizzazione. Gli analisti prevedono un 2018 tendenzialmente favorevole per gli investitori. Ma con qualche criticità in più. Dal ritorno della volatilità a nuovi rischi geopolitici. Ecco tutto quello che c’è da sapere per investire (in relativa sicurezza) nei prossimi mesi
Azioni, bond, liquidità, mattone. Come guadagnare nel 2018
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Il 2017, a dispetto delle previsioni, è stato un anno assolutamente eccezionale per i mercati finanziari. Tutte le principali classi di attivo hanno fatto registrare performance irripetibili, chiudendo l'anno con il segno più. Tanto che recentemente lo S&P 500, l’indice che segue l'andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, ha segnato un nuovo record: erano 66 anni che non si registrava un periodo così lungo senza perdite di almeno il 5%. In Italia, invece, il Ftse Mib (il più significativo indice azionario di Borsa italiana) ha guadagnato quasi il 22% solo nell'ultimo anno, e il 56% dal picco negativo di giugno 2016. Anche le obbligazioni hanno straordinariamente fatto molto meglio del previsto, chiudendo il 2017 con un +6%.
Risultati così eccezionali, però, difficilmente sono ripetibili. E mentre si chiude il primo mese del 2018 con il miglior risultato degli ultimi 30 anni per le borse mondiali (l’indice Msci world in dollari ha fatto segnare il +8%), scatta l’allarme degli strategist di Goldman Sachs, che mettono in guardia da una più che probabile correzione. Cosa accadrà dunque nei prossimi mesi? Sebbene i mercati finanziari ci abbiano abituati a smentire le previsioni, a volte clamorosamente, il 2018 dovrebbe essere un anno complessivamente favorevole, pur con qualche criticità in più.
Il ritorno della volatilità
La crescita economica delle principali economie del mondo si stabilizzerà, ma sarà certamente più modesta. A novembre l’Ocse ha comunicato che, secondo le sue stime, l’economia globale nel 2018 crescerà del 3,7%, contro il +3,6% del 2017 e il 3,1% del 2016.
Eppure, secondo le previsioni di Goldman Sachs nel 2018 potrebbero registrarsi nuovi picchi di volatilità. Nel 2017 è stata quasi del tutto assente, ma i mercati finanziari sono vulnerabili a potenziali delusioni, soprattutto qualora le ipotesi ottimistiche sulle aspettative di crescita delle principali economie del mondo dovessero risultare disattese.
Molto, poi, dipenderà dalle politiche monetarie delle banche centrali che, per i prossimi mesi, dovrebbero ridimensionare la loro politica accomodante, portando a un correlato aumento dei tassi di riferimento. La Federal Reserve americana ha già intrapreso questa strada, e per il 2018 si prevedono tre ulteriori interventi al rialzo ciascuno di 25 basis point. Anche se, qualora la crescita non dovesse rallentare, i rialzi dei tassi potrebbero essere più repentini, provocando, spiegano da Goldman Sachs, un aumento altrettanto significativo della volatilità. La BCE, invece, non pare intenzionata nel breve periodo ad un intervento rialzista, ma la riduzione di liquidità sembra portare in questa direzione, soprattutto considerando che Bruxelles ha già ridotto lo stimolo monetario da 60 a 30 miliardi al mese, che verranno erogati fino al prossimo settembre.
Inflazione
Il 2018, poi, sarà l’anno del ritorno definitivo dell’inflazione. Secondo le previsioni contenute nella Survey trimestrale degli analisti della Bce il tasso di inflazione a fine 2018 raggiungerà la soglia dell’1,50%, e dovrebbe poi alzarsi all’1,70% nel 2019 e all'1,8% nel 2020. Ancora al di sotto dell'obiettivo della Bce di portare la dinamica dei prezzi vicina ad un valore del 2%. Per quanto riguarda l’Italia, invece, il 2017 si è chiuso con un aumento dei prezzi medio dell'1,2%, contro il -0,1% che si era registrato nel 2016. Resta un dato debole, soprattutto se si considera che l'inflazione di fondo misurata al netto di energia e alimentari freschi, ha un valore molto più ridimensionato e pari al +0,7%, di poco più alto rispetto allo 0,5% dell’anno precedente.
Diverso, e potenzialmente più preoccupante, il caso dell’inflazione americana che a dicembre ha superato la soglia obiettivo della banca centrale del 2%. E gli analisti sono all’erta: qualora i prezzi al consumo dovessero alzarsi al di sopra delle attese, infatti, le banche centrali si troverebbero costrette ad una stretta monetaria più repentina, creando conseguenti tensioni sui mercati finanziari. Ma le previsioni sembrano essere favorevoli: gli analisti di Goldman Sachs rimangono piuttosto cauti, e si aspettano una crescita solo graduale per il 2018.
Nuovi rischi
Non mancano, poi, alcuni fattori di preoccupazione che potrebbero condizionare il futuro andamento dei mercati. Le tensioni geopolitiche in Corea del Nord, le elezioni che si terranno nel 2018 in Italia, Messico e Stati Uniti, e gli strascichi della Brexit, infatti, potrebbero alterare l’attuale assetto nelle principali economie nel mondo. Anche la situazione in Cina, poi, sarà da tenere sotto controllo: secondo gli analisti l’economia rallenterà nel corso del 2018, con un calo dello 0,5% rispetto alla performance del 2017. Ma c’è da considerare che le varie sorprese elettorali che hanno scandito gli appuntamenti politici del 2016 non sembra abbiano avuto influenze eccessive sui mercati finanziari nel corso 2017.
Le strategie di investimento
Ala luce dello scenario attuale le scelte di portafoglio per il 2018 devono sapersi adattare. Le azioni continueranno a sovraperfomare le obbligazioni, e il reddito fisso potrebbe non trovarsi ad affrontare uno scenario favorevole, soprattutto in vista del rialzo dei tassi. Come fare? Come costruirsi un portafoglio di investimento diversificato che sappia contenere anche i possibili rischi di volatilità che prevedono gli esperti per i prossimi mesi? E come reggeranno le principali piazze del mondo?
OF Osservatorio Finanziario ha chiesto agli esperti del settore, agli strategist, su cosa puntare nel 2018 e ha realizzato quattro interviste tematiche. Con Sergio Bertoncini, strategist di Amundi Sgr (leggi qui) abbiamo fatto il punto della situazione dei mercati del reddito fisso. Massimo Terrizzano, Responsabile Investimenti di BNP Paribas Asset Management Sgr (leggi qui) spiega le prospettive dei mercati azionari, indicando anche quali settori performeranno di più. Roberto Busso, amministratore delegato Gruppo Gabetti (leggi qui) chiarisce perché è ancora il momento di puntare sul mattone. Infine, Francesca Tedeschi, fondatrice di OF Osservatorio Finanziario (leggi qui) , rivela quali alternative ci sono ancora nell’ambito della liquidità remunerata.
Un discorso a parte, che verrà approfondito in uno speciale di prossima pubblicazione, spetta invece alla valuta virtuale del Web. I Bitcoin, strumento di speculazione e talvolta di investimento, rappresentano un’alternativa, o sono un rischio?
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