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SOMMARIO

Nella classifica della parole più cliccate nel 2008, i mutui sono al nono posto. Of ripercorre le tappe di un anno difficile per i mutuatari. Fatto di luci e ombre, di opportunità che non sempre sono state colte. Ma con qualche chance di riscatto...

Se i mutui vengono prima del sesso

Si dice che leggendo le statistiche pubblicate in questi giorni da Google Zeitgeist – parola tedesca di hegeliana memoria che significa “spirito del tempo” – tutti i “Grandi” dell’industria pornografica siano rimasti inorriditi. Nella classifica planetaria delle parole più cercate sul motore di ricerca, tra i primi posti si trovano sarah palin, beijing 2008 e facebook login. Niente sex. Niente porno e affini. Anche le classifiche italiane sembrano smentire la dominanza “sessuocentrica” della Rete. Le parole più cliccate in assoluto dai naviganti italiani sono youtube, roma, lavoro. Ma in forte ascesa risultano pechino 2008, facebook e, naturalmente, obama. Poi, di seguito, ecopass, la talpa, finanziaria 2008, saviano, wiki. Al decimo posto chiude la classifica delle parole “fast rising” (in rapida ascesa) cinquecento, preceduta – chi l’avrebbe detto - da mutui. Che le preoccupazioni legate al portafoglio finiscano per inibire qualunque pulsione erotica? Forse. Più probabile ipotizzare che Google abbia stralciato dalla lista tutte le parole che hanno a che fare con la pornografia. Ma ciò non toglie che la presenza della parola “mutui” nella top ten di Google Zeitgeist sia, di per sé, una notizia.

Il 2008, del resto, è stato un anno travagliato, ricco di avvenimenti che hanno costretto molti mutuatari a riprendere in mano il proprio contratto di mutuo - sullo sfondo, la crisi di liquidità, l’irrigidimento delle condizioni di accesso al credito, i tassi giunti ai massimi dall’entrata in vigore dell’Euro, l’Accordo Abi-Governo, il decreto anticrisi e le iniziative prese da alcune banche in favore della clientela. Uno dei mesi più cruciali è stato ottobre, perché, proprio nel cuore dell'autunno, la Banca Centrale Europea ha deciso di attuare una politica moneraria espansiva, riducendo il costo del denaro. Non è un caso se proprio ad ottobre il sito di Of ha registrato una crescita di accessi pari al 172% rispetto all’ottobre dell'anno precedente. Ripercorriamo le tappe principali del 2008 sul fronte mutui.

Gennaio 2008
Il nuovo anno inizia sotto buoni auspici. Tra il 2 gennaio e la fine del mese, l’ Euribor a 3 mesi, il parametro a cui è agganciata la maggior parte dei mutui a tasso variabile, cala progressivamente, passando dal 4,66% al 4,36 di inizio febbraio. Il tasso ufficiale di sconto è fermo al 4% e rimarrà stabile fino al mese di luglio.

Febbraio 2008
Barclays lancia Portamutuo, il primo prodotto di surroga per effettuare il trasferimento del mutuo dalla “vecchia” alla “nuova” banca, in ottemperanza a quanto previsto dal dl n° 7 del 2007, poi convertito in legge nel mese di aprile (Legge 40/2007). Di lì a qualche mese, quasi tutte le maggiori banche - Intesa Sanpaolo, BNL, MPS, Banco Popolare, Banca Sella, Unipol Banca, Antonveneta, Mediolanum, Veneto Banca e le Bcc - offriranno prodotti ad hoc per la surroga. Ma per diversi mesi permangono alcune difficoltà e l’operazione, in molti casi, continua a comportare costi per il cliente.

Intanto l’Euribor a tre mesi si mantiene stabile. Il 29 febbraio è quotato a 4,38 punti percentuali.

Marzo 2008
Inizia una nuova fase rialzista che porta il tasso di prestito interbancario a tre mesi dal 4,38 di inizio mese al 4,72 del 31 marzo e proseguirà la sua corsa fino al 9 ottobre del 2008.

---- Maggio 2008
Secondo quanto previsto dalla Convenzione siglata il 21 maggio tra i vertici dell’Associazione Bancaria Italiana ed il Ministro dell’Economia, poi accolta nel D.L. 27-5-2008 n. 93 e, quindi, definitivamente approvato dal Senato il 17 luglio scorso, a partire dal gennaio del 2009 tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile prima del 28 maggio 2008 potranno rinegoziare il proprio finanziamento (leggi). Per coloro che decideranno di aderire, l’intesa stabilisce che la rata venga ricalcolata in funzione dei tassi medi vigenti nel 2006 (più bassi rispetto a quelli attuali di circa 1,5 punti percentuali, vedi tabella (leggi), e rimanga fissa per tutta la durata del finanziamento. L’accordo Abi-Governo impone che la differenza tra l’importo attuale della rata e quello scontato ai tassi medi del 2006 venga depositata su un conto finanziario accessorio, che vedrà maturare interessi passivi pari all’IRS 10 anni più uno spread massimo dello 0,50%. Le singole banche avranno tempo fino al 29 agosto 2008 per decidere se aderire all’Intesa siglata tra l’Abi e il Ministero dell’Economia e delle Finanza, con la facoltà di accordare condizioni migliorative ai propri clienti.

Giugno 2008
Banca Mediolanum riduce unilateralmente il tasso di interesse applicato ai mutui sottoscritti dai suoi 7.400 clienti (leggi). Lo “sconto” applicato è mediamente dello 0,64% e consente una riduzione della rata fino a 90 euro al mese. Il costo complessivo dell’operazione è calcolato nell’ordine di 65 milioni di euro, ma l’istituto guidano da Ennio Doris prevede che tale esborso verrà ampiamente ricompensato dall’afflusso di nuovi clienti conseguente al lancio della nuova linea di prodotti (Freedom), con spread a partire dallo 0,79%.

Luglio 2008
Dopo un anno di tassi al 4%, il 3 luglio la Banca Centrale Europea decide di aumentare il costo del denaro portandolo al 4.25%.

A distanza di una settimana, Banca Mediolanunm istituisce un fondo di solidarietà destinato a proteggere i propri mutuatari che, a causa di un’invalidità sopravvenuta a seguito di una malattia o di un incidente, rischierebbero di perdere la casa (leggi). In caso di grave invalidità permanente, la banca si impegna ad estinguere immediatamente il debito residuo del mutuatario, cancellando l’ipoteca sulla casa. In riferimento ai mutui in essere, l’onere a carico della banca è calcolato nella misura di 8 milioni di euro per i prossimi 22 anni (durata media del portafoglio attuale). Considerando le nuove erogazioni nello stesso periodo, l’impegno dell’istituto di credito raggiungerà circa 50 milioni di euro.

Nel frattempo, alcune banche aumentano gli spread (la componente del tasso che rappresenta il margine della banca): come rilevato da un’inchiesta di Of (leggi), nel mese di luglio Credem applica un aumento dello 0,10-0,15% sullo spread dei mutui a tasso fisso, intervenendo, contestualmente, con un taglio di 0,35 punti percentuali sui tassi applicati ai mutui a tasso variabile di durata inferiore ai 20 anni. Nei mesi a venire anche Poste Italiane, Ing Direct, Barclays, Banca per la Casa (leggi) e altri istituti di credito aumenteranno i tassi applicati ai nuovi mutuatari.

Per il momento, l’Euribor a tre mesi, il parametro a cui è agganciata la maggior parte dei mutui a tasso variabile, si mantiene elevato ma stabile rispetto ai livelli di giugno, attorno al 4,95%.

---- Agosto 2008
Il giorno 8, l’Antitrust infligge una multa di complessivi 10 milioni di euro a 23 banche – tra le maggiori, in ordine alfabetico: Antonveneta, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare di Verona, Banca Regionale Europea, Banca Sella, BNL-BNP Paribas, Carige, Credito Emiliano, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, MPS, UBI Banca e UniCredit - con Unicredit Banca, Banca di Roma, Bipop Carire, Banco di Sicilia (leggi). Sono accusate di non aver ottemperato a quanto previsto dalla Legge Bersani sulla Portabilità, ostacolando il trasferimento del mutuo dalla vecchia alla nuova banca o rendendo l’operazione troppo onerosa.

Il 29 agosto scade il termine per l’adesione da parte delle banche all’accordo quadro Abi-Governo sulla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile( leggi). Tra le grandi banche solo Ing direct e Allianz Bank non aderiscono. Interpellata da Of, Ing Direct denuncia “Alcune simulazioni hanno dimostrato che si possono avere allungamenti anche di 18 anni e un aumento degli interessi da corrispondere anche del 70%. Non sempre questo aspetto è chiaro ai risparmiatori che potrebbero essere tratti in inganno dall'abbassamento mensile della rata e trovarsi a pagare complessivamente quote molto elevate di interessi”. Tra le banche che aderiscono all'Accordo, alcune decidono di applicare condizioni migliorative.

Settembre 2008
Il 15 settembre, l’allora quarta banca d’affari americana, Lehman Brothers, annuncia l’avvio delle procedure di fallimento, chiedendo protezione dai creditori sulla base del Chapter 11. Dopo la “tregua” del mese di agosto, i tassi interbancari ricominciano a salire (leggi) e il 30 settembre l’Euribor a 3 mesi raggiunge un nuovo record: 5,277% (leggi).

Ottobre 2008
L’ 8 ottobre il consiglio direttivo della Bce interviene con il primo di una serie di tagli, portando il costo del denaro al 3,75%. Lo stesso giorno il tasso di prestito interbancario a tre mesi realizza un nuovo record raggiungendo il 5,393%, il livello massimo dall’introduzione dell’euro. Il giorno successivo il divario Bce-Euribor 3 mesi sfiora l’1,64%. Da questo momento inizia una fase di raffreddamento dei tassi che perdurerà fino alla fine dell’anno e oltre (leggi)

---- Novembre 2008
Novembre è uno dei mesi più caldi dell’anno sul fronte mutui. Il 6 novembre Trichet annuncia un nuovo intervento sui tassi di riferimento, che scendono al 3,25%. Lo stesso giorno Banca Popolare di Milano lancia il primo mutuo a tasso variabile indicizzato al BCE (leggi): si chiama Euromutuo, prevede un uno spread dell'1,50% ed una durata massima di 30 anni.

Prosegue la dinamica discendente dell’Euribor 3 mesi che, a fine mese, viene quotato 3,85%; si riduce, contestualmente, il gap rispetto al tasso ufficiale di sconto.

Il 13 novembre viene pubblicato OfMigliorMutuo08 (leggi), il Rapporto annuale sul mercato dei mutui per le famiglie, realizzato dagli analisti di Of. La classifica dei migliori mutui 2008, con i dati aggiornati al primo novembre, vede al primo posto Domus Giovani Fisso di Intesa Sanpaolo, un mutuo a tasso fisso a 40 anni, seguito da BNL Revolution e, al terzo posto, Sempre Light di Ubi Banca.

Il 28 novembre il Consiglio dei Ministri vara il decreto “anti-crisi” . Tra le misure adottate, due sono quelle che riguardano il mercato dei mutui: l’art.2 del dl n.185 prevede un tetto ai tassi applicati per il 2009 a tutti i mutui a tasso variabile sottoscritti prima del 31 ottobre 2008 e stabilisce che le banche assicurino ai clienti “la possibilità di stipulare contratti a tasso variabile indicizzato al tasso” Bce (leggi). La formulazione dell’art.2 si presta alcune ambiguità che vengono in parte chiarite dalla Relazione tecnica al dl 185/2008 (leggi). I potenziali benefici per i clienti sembrano ampiamente compromessi dalla dinamica discendente dei tassi che, secondo le previsioni, dovrebbe proseguire anche durante il corso del 2009. Nessun riferimento a chi, negli anni passati, ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso (leggi).

Dicembre 2008
Il 2 dicembre il Gruppo Montepaschi lancia un programma di aiuto per i mutuatari in difficoltà, che prevede la possibilità di sospendere il pagamento delle rate in scadenza nel 2009, senza costi notarili o amministrativi addizionali (leggi). Il provvedimento si sovrappone, senza sostituirsi, a quanto previsto dal dl 185/2008, è rivolto a tutte le famiglie che hanno un mutuo per acquisto e ristrutturazione della prima casa con Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana e Banca Antonveneta e che evidenziano problemi nel pagamento delle rate. In alternativa, i clienti delle banche del Gruppo potranno optare per una soluzione che prevede il pagamento della sola parte degli interessi per le rate in scadenza nel 2009. In una nota, MPS si riserva di valutare la possibilità di estendere tale programma anche alle famiglie che hanno delle rate in arretrato.

Lo stesso giorno, anche Unicredit Banca intraprende un’iniziativa analoga, garantendo a tutti i mutuatari in difficoltà la possibilità di sospendere gratuitamente il pagamento della rata, fino ad un periodo massimo di 12 mesi (leggi). Potranno beneficiare di tale sospensione i clienti con reddito familiare fino a 25mila euro che nel periodo compreso da l’1 ottobre ed il 31 dicembre si trovino in specifiche condizioni: perdita del posto di lavoro, cassa integrazione ordinaria e straordinaria; separazione o divorzio (ma solo per famiglie con figli a carico), decesso di uno degli intestatari.

Il 4 dicembre la Bce abbassa nuovamente i tassi di riferimento portandoli al 2.50%, lo stesso valore vigente nel periodo marzo - giugno 2006 (leggi). L’Euribor a tre mesi prosegue l’atterraggio morbido verso quota 3%.

---- …e nel 2009?
La maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che il trend ribassista sia destinato a proseguire. Gli uffici studi di BBVA, Goldman Sachs, Morgan Stanley, BNP Paribas propendono per un tasso di sconto all’1,50% per buona parte del 2009. Gli analisti di Citi Group e del nostro Ministero dell’Economia calcolano, invece, che il Bce non scenderà sotto la soglia del 2%, mentre la danese Danske non va oltre una previsione di 0,25 punti base in meno a partire da metà 2009.

La politica monetaria espansiva dovrebbe trascinare verso il basso anche l’Euribor a tre mesi: a questo proposito, analisi congiunte Bloomberg-BBVA ipotizzando che il tasso di prestito interbancario a 3 mesi scivoli rapidamente fino al 2% nel giugno del 2009, per poi risalire progressivamente a quota 2,6 entro fine anno. L’ufficio studi del Ministro Tremonti, come riportato nella relazione tecnica al decreto 185/2008 varato il 28 novembre dal Consiglio dei Ministri, prevede che il differenziale Euribor3mesi-Bce torni ad aumentare: sarà dello 0,87% nel primo trimestre del 2009, scenderà allo 0,81% nel secondo trimestre, prima dell’atterraggio morbido a quota 0,60 e 0,50% rispettivamente nel terzo e quarto trimestre del prossimo anno.

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