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Così l’iPhone cambia lo shopping OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

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Disporre acquisti dall’iPhone, dopo aver spulciato offerte e vetrine virtuali. Ma anche confrontare prezzi in tempo reale e ricercare in rete l’offerta migliore. Arrivano i telefonini next generation e lo shopping si trasforma. A portata di tasca alcuni negozi solo online, tipo Amazon, eBay, Vente-Privee e Privalia. Ma anche Facebook si lancia nella mischia e promette novità per il 2011

Così l’iPhone cambia lo shopping

Alice R., 26 anni, impiegata a Brescia, a caccia di una tuta nuova da snowboard, ha iniziato a girare nei negozi sportivi del centro, in cerca di giacca e pantaloni coordinati. Dopo giorni passati a peregrinare da un centro commerciale all’altro, è riuscita a trovare quanto le interessava in un centro specializzato appena fuori città: giacca bianca a quadri firmata Burton da 190,90 euro, e pantaloni Nitro azzurri da 159,90 euro. Troppo caro. Così, Alice ha tirato fuori dalla tasca il suo nuovissimo iPhone 4, ha cliccato sull’icona di Safari, il velocissimo browser di casa Apple e si è connessa a internet. Ha impostato la ricerca su Google inserendo il nome del negozio nel quale si trovava con le amiche, e ha scoperto che il negozio in questione, Sport Specialist, ha anche uno shop online con offerte promozionali dedicate a chi acquista in rete. Tra le offerte del mese anche la giacca e i pantaloni che aveva di fronte. Al prezzo speciale di 95,45 euro per la giacca, con uno sconto del 50%, e di 143,91 euro per i pantaloni, al 10% in meno. Totale: 239,36 euro anziché 350,80 euro. Alice ha provato il completo e scelto la taglia. E mentre si specchiava nel camerino del punto vendita, con il commesso che camminava su e giù per verificare che tutto fosse a posto, ha inoltrato l’acquisto dall’iPhone.
Comprare da internet costa meno, ma questo si sa già da un po’. La novità, è con i super cellulari di ultima generazione, lo si può fare in qualsiasi momento. Anche mentre si perlustrano le vetrine dei negozi di città. E negli ultimi mesi, le vendite via mobile, stanno andando bene. Lo dimostrano anche i dati diffusi da eBay: gli acquisti via smartphone hanno raggiunto, infatti, a fine 2010 un fatturato di quasi due miliardi di dollari, il triplo rispetto al 2009. I più attivi sono stati i possessori di iPhone, che hanno scaricato gratis da iTunes l’applicazione ufficiale. E che, nella sola giornata di domenica 12 dicembre, il giorno più proficuo di sempre per lo shopping in mobilità, hanno fatto registrare (a livello mondiale) circa 9.500 transazioni ogni ora, che vogliono dire circa 2,6 operazioni al secondo.

Diventano a misura di telefonino anche molti dei più famosi shop solo online. Da Amazon.com, per ora solo in Usa e in Inghilterra, ma presto anche in Italia, a Yoox.com, il portale fondato da Federico Marchetti e quotato a Piazza Affari dal 2009. Mentre Privalia.it e Vente-Privee.com, i club privati di vendite evento che organizzano, solo per i soci, vetrine temporanee di prodotti firmati, scontati anche del 70%, hanno lanciato app ad hoc per iPhone, scaricabili gratuitamente dall’AppStore online, che permettono di accedere alla vetrina, selezionare i prodotti di interesse e inoltrare l’acquisto.

Anche i social network hanno deciso di buttarsi nella mischia. A cominciare da Facebook, il più famoso al mondo, con oltre 200 milioni circa di utenti che accedono al proprio profilo anche da mobile phone. Che ha annunciato di recente l’avvio (per ora solo sperimentale) della nuova funzione Deals, utilizzabile via iPhone, iPad e smartphone. Funziona così: ogni volta che gli utenti iscritti registrano la loro presenza in un luogo utilizzando il sistema di geolocalizzazione sul cellulare, verranno premiati con promozioni dedicate presso gli esercizi commerciali più vicini, ovviamente se aderenti all’iniziativa. Mentre per chi effettua più volte il check-in nello stesso punto vendita, o nello stesso luogo, sono previsti buoni sconto e coupon premio ad hoc. Il servizio, per ora, è attivo solo nel mercato Usa, ma l’azienda di Palo Alto, California, ha già fatto sapere che sarà presto disponibile anche in Italia, paese leader in Europa nella diffusione di cellulari smartphone.

---- Ma lo shopping da cellulare ha anche un rovescio della medaglia. E in America sono preoccupati. Anzi, soprattutto in America, dove application ad hoc per smartphone next generation, tipo iPhone o Android, stanno cambiando il modo di fare acquisti. Come TheFind, una app scaricabile dall’Android Market gratuitamente, che legge i codici a barre dei prodotti, li ricerca nei vari negozi online e mostra tutti i prezzi e le offerte correlate. Così, si può verificare il costo di una fotocamera digitale o di un capo di abbigliamento mentre si è nel negozio, e controllare online se ci sono altri punti vendita, virtuali e non, che vendono lo stesso prodotto a prezzo inferiore. O ancora, come Barcode Reader, stavolta firmata Apple, scaricabile a costo zero da iTunes direttamente sul display, che utilizza la fotocamera integrata da 5 megapixel dello smartphone per scannerizzare i codici a barre dei prodotti, e ricercare in rete, su eBay, Amazon, Google Product Search e altri, il prezzo più basso. Ma solo nel mercato americano.

Da una ricerca di mercato condotta a dicembre 2010 dalla società di consulenza IDC Retail Insight sul mercato made in Usa, infatti, emerge che circa il 45% dei potenziali compratori statunitensi con uno smartphone di ultima generazione in tasca, usa il telefonino per effettuare controlli sui prezzi, sia fuori che dentro il punto vendita. Lo conferma anche il Wall Street Journal che riporta i dati di una ricerca condotta da Coremetrics, divisione della società IBM (International Business Machines) che si occupa di analizzare l’attività di e-commerce nel mercato a stelle e strisce. Dalla ricerca, infatti, emerge che durante il “black Friday” del 2009, cioè il primo venerdì dopo il giorno del ringraziamento durante il quale i negozi applicano sconti dedicati, solo lo 0,1% dei consumatori ha utilizzato un telefono cellulare per accedere agli shop virtuali. Mentre nel 2010 la percentuale è cinquantuplicata, arrivando al 5,60%.

Ne risentono inevitabilmente le tradizionali catene di negozi. Anche se alcune, almeno oltreoceano, hanno già iniziato a tirar su le maniche per sfruttare a proprio vantaggio il nuovo potere degli smartphone. A cominciare da Best Buy, la più grande catena di elettronica e materiale informatico degli States (almeno sulla costa occidentale) che, annuncia il Wall Street Journal, ha siglato proprio nel 2010 un accordo con TheFind, per lanciare messaggi pubblicitari personalizzati a tutti gli utenti che usano l’applicazione. Così, quando un potenziale cliente avvia l’app per comparare i prezzi di un determinato prodotto, ad esempio una televisione, e il Gps integrato dello smartphone lo localizza in un punto vendita diverso da Best Buy (come Wal-Mart, tanto per citarne uno) sul display del telefonino compariranno i prezzi degli stessi prodotti, o di altri simili, venduti presso Best Buy.
Amazon.com, invece, il sito americano di e-commerce numero uno al mondo fondato da Jeff Bezos nel 1995 e approdato da poco anche in Italia, ha appena migliorato Amazon Mobile, l’applicazione ufficiale che consente di effettuare acquisti direttamente dall’iPhone. Scaricabile a costo zero direttamente da iTunes, nella nuova versione, diventa anche lettore di codici a barre tramite l’obiettivo della fotocamera. Basta fotografare il bar code del prodotto desiderato per avere in tempo reale il prezzo offerto da Amazon.com per lo stesso articolo. Sempre che sia inserito a catalogo. Per ora, l’app è disponibile solo in inglese per il mercato Usa o britannico, ma è solo questione di tempo prima che sbarchi anche in Italia.

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