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Expo Gate di marzo: il bello della cucina OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Si avvicina Expo Milano 2015 e il calendario dello spazio di via Beltrami celebra il tema clou della prossima Esposizione Universale: il cibo. Ecco tutti i prossimi eventi che analizzano i suoi rapporti con con arte, cinema, musica e letteratura, attraverso mostre di giovani talenti, interviste con ospiti (alle prese con i fornelli), presentazioni e proiezioni inedite

Expo Gate di marzo: il bello della cucina

In un paese come l’Italia, cibo e cultura rappresentano due delle eccellenze più prestigiose. E il filo conduttore del calendario di marzo di Expo Gate, sarà proprio quello di raccontare come queste due dimensioni si relazionino tra loro. Dopo il riciclo di febbraio e la multiculturalità di gennaio, adesso, con l’avvicinarsi dell’inizio di Expo 2015, il palinsesto artistico di via Beltrami viene dedicato interamente al cibo e al suo valore culturale, esplorando le relazioni che intercorrono, ad esempio, tra cucina e fotografia, cucina e cinema, cucina e letteratura.

È partito il 4 marzo il progetto “Studio d’artista” che per quattro settimane presenta i lavori di quattro giovani talenti (Thomas Braida, Talitha Dittfeld, Benni Bosetto e Valerio Rocco Orlando) che si confronteranno con l’iconografia del cibo, spaziando dalla fotografia alla scultura, fino a un laboratorio-performance con una serie di conversazioni sulla relazione che ognuno instaura con il cibo.

Dal 9 al 13 marzo è invece il momento di Soup Opera, il progetto che punta su un nuovo format editoriale, ideato da Paola Buzzini, una professionista nel campo dell’arte contemporanea con una grande passione per la cucina. In orario di pausa pranzo o aperitivo, Paola Buzzini si intrattiene con l’ospite del giorno in una serie di conversazioni e interviste informali, mentre assieme si cimentano in cucina. Il 9 marzo alle 13.00 è stato il turno delle Sorelle Passera, foodblogger molto seguite e di Vincenzo de Bellis, Direttore artistico della Fiera d’Arte di Milano Miart; il 10 invece gli ospiti sono stati Duilio Forte, designer, architetto e artista di origine italo-svedese e Giacinto Di Pietrantonio, direttore del museo GAMEC di Bergamo; il 12 è la volta Germano D’acquisto, art editor di Marie Claire e Giovanna Castiglioni, vicepresidente della Fondazione Achille Castiglioni. Si conclude il 13 con il pittore e scultore Velasco Vitali e con Marco Cendron, fondatore dello studio milanese di design e comunicazione POMO, che presenterà anche il numero zero della rivista Magna Carta, dedicata al rapporto tra editoria e cucina.

Il cinema approda invece tra il 16 e il 19 marzo con il progetto Soul Cinema, realizzato dall’associazione culturale Il Kino (che ha sede a Roma e Berlino), che presenterà anche una rassegna dedicata a Milano, una al gusto e una cine-cena prevista il 18 che unisce la buona tavola con il cinema di qualità.

Dal 23 al 27 si esplora il rapporto tra cibo e letteratura, con i quattro appuntamenti de “Il grado zero della cucina”, curati da Gianluigi Ricuperati e ideati in occasione del centenario dalla nascita di Roland Barthes, con la partecipazione di ospiti che si dovranno cimentare nel racconto di storie ispirate al quarto senso, tra cui la scrittrice e giornalista Letizia Muratori e il giornalista avvocato Alessandro Lamacchia.

Infine è stato presentato pochi giorni fa il padiglione/mostra “Arts & Food. Rituali dal 1851” , a cura di Germano Celant e atteso alla Triennale di Milano dal 9 aprile, ospitato negli spazi interni ed esterni dell’edificio per un totale di 7.000 metri quadrati. La mostra indaga i linguaggi visuali, plastici e ambientali che hanno ruotato attorno al tema del cibo e del convivio, dal 1851 (anno della prima Esposizione Universale a Londra) ad oggi.

Dove mangiare

Si vuole provare qualcosa di etnico a Milano? È uno dei 157 ristoranti che la Guida Michelin consiglia per la città, Shiva, ristorante indiano in viale Gian Galeazzo 7, a due passi da Piazza XXIV Maggio e da Porta Ticinese. Gli ambienti sono caratteristici con decori tipici, luci soffuse e un intimo soppalco. Solo a mezzogiorno viene proposto menu fisso vegetariano o di carne a 9 e 10 euro, mentre à la carte la Guida Michelin indica una spesa media di 28-34 euro a persona. Molto ricca la proposta dei piatti che servono le specialità dell’India del nord: qui si possono ad esempio gustare le ricette preparate nel tradizionale forno tandoor a brace, dove si cuociono pane, focacce, pesce e carni. Il ristorante è aperto tutti i giorni tranne il lunedì a pranzo.

Altro indirizzo segnalato dalla Guida Michelin è quello di Chic'n Quick, di via Ascanio Sforza 77, sul Naviglio Pavese, la “Trattoria moderna” dello chef stellato Claudio Sadler che ha aperto i battenti nel 2008. Si caratterizza per un’atmosfera più informale rispetto al ristorante di alta cucina, senza però rinunciare a un ambiente raffinato e a ricette di qualità. I clienti possono scegliere tra il menu del giorno (con prezzi molto contenuti), il menu à la carte (con proposte di antipasti, primi e secondi a prezzi un po’ più alti) e il menu tandem (disponibile solo su prenotazione) dal costo di 90 euro per due persone che include antipasto, primo, secondo e dessert. Il locale è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì a pranzo e la domenica.

Dove uscire la sera

Per chi ama la birra ha aperto nel 2013 in via Solferino 56 il locale Baladin Milano, la catena di birrerie firmata da Teo Musso, pioniere dei piccoli birrifici e padre della birra Baladin, mentre un altro indirizzo da segnarsi è quello de La Belle Alliance, in via Torricelli 1, uno dei pub più conosciuto della città, dove si servono quasi esclusivamente birre. Chi invece è alla ricerca di locali con atmosfere più raffinate, Corso Sempione è un susseguirsi di locali dove prendere l’aperitivo o fermarsi per il dopo cena, come Ama.mi che fa servizio continuato dalle 17.30 alle 2.00, dall’happy hour per proseguire con il cocktail bar, e caratterizzato da un ambiente curato ed accogliente. Infine, a due passi da Corso Sempione, in via Piero della Francesca 47, si trova l’elegante quanto sontuoso Gattopardo Cafè, disco-bar che aperto nel 2001 in una chiesa sconsacrata negli anni ’70 che organizza anche cene di gala e feste a tema.

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