Mutui 2016

Mutui? Ora si chiamano "Credito Immobiliare". Il Decreto che introduce in Italia il cosiddetto “Mortgage Credit Directive”, riserva molte novità. L'obiettivo numero uno è la tutela del consumatore attraverso una maggiore trasparenza. Ma potrebbe cambiare profondamente lo scenario. Intanto ecco quali sono le offerte più convenienti di istituti tradizionali e online, per i tassi fissi, variabili e le surroghe. Anche perchè spulciando nei bilanci si scopre che...

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Mutui. Le sorprese nei bilanci delle banche

Per Roberto Ferulano, ingegnere, responsabile di OF PowerView Analytics™, la piattaforma di gestione di BIG DATA di OF Osservatorio Finanziario, i dati delle semestrali 2016, confrontati con quelli dei bilanci 2015 e degli anni precedenti, dei 23 Gruppi bancari operanti in Italia, evidenziano un andamento positivo soprattutto nel mercato delle famiglie. Ecco i numeri



A volta la realtà sembra non coincidere perfettamente con la percezione che di essa si ha attraverso la complessa e variegata macchina della comunicazione, che non è fatta solo di carta stampata, televisioni e internet, ma anche di report, convegni, relazioni e così via. Si prenda il mese di ottobre, per esempio. E si analizzino i risultati dei mercati azionari durante questo mese. Leggiamo da Morningstar: “Finanziari in spolvero. Il comparto finanza è stato il best performer a ottobre (+5,8%) anche a causa del negativo andamento degli altri settori”. Titoli come BNP Paribas, BBVA e Banco Santander hanno guadagnato rispettivamente il 15,4%, il 23,7% e il 12,4%.


Per Roberto Ferulano (nella foto in alto) ingegnere, responsabile di OF PowerView Analytics™, la piattaforma di gestione di BIG DATA di OF Osservatorio Finanziario, anche i dati delle semestrali 2016, confrontati con quelli dei bilanci 2015 e degli anni precedenti, dei 23 Gruppi bancari operanti in Italia analizzati oltre a BancoPosta, evidenziano un andamento positivo che precede e in qualche misura genera la “brillantezza” della performance borsistica.


Questo si rileva soprattutto nel mercato delle famiglie, il cosiddetto retail, soprattutto per quelle che hanno accumulato più risparmio e oggi fanno parte del segmento considerato più interessante, quello della clientela affluent o premier.


Si tratta di quella middle class che oggi sta attraversando un difficile periodo di passaggio generazionale e nello stesso tempo di innovazione tecnologica. Ma soprattutto di tassi negativi. Che d’altra parte possono fare da volano al mercato dei mutui casa e dei prestiti. «Il primo dato molto interessante”, spiega Ferulano, “è che dal 2011 il range della forbice dei prestiti alla clientela è rimasto invariato nel gruppo di banche da noi monitorato. Questo dato mette in luce che il prestito alla clientela può ancora essere molto significativo». Il grafico n. 1 mostra come il valore minimo e il valore massimo della forbice dal 2011 a oggi siano praticamente identici nel corso del tempo.


Se si analizza nel dettaglio il valore della forbice nel 2015, però, si osserva un alto livello di dispersione, come mostrato nel grafico n. 2 dove l’asse delle ascisse contiene gli interessi passivi e quello delle ordinate gli interessi attivi mentre la dimensione della banca è visualizzata con l’area del cerchio. «Gruppi bancari grandi mostrano performance medie”, precisa Ferulano, “perché hanno un ampio ventaglio di clientela e non possono segmentare il mercato. Piccole banche, invece, possono differenziarsi e trovare la nicchia di mercato più ricca».


Ma esistono davvero nicchie di mercato interessanti? Banca d’Italia fornisce la serie storica dell’ammontare dei mutui delle banche e dei mutui erogati. Escludendo dall’analisi i prestiti alle amministrazioni pubbliche (ambito piuttosto rilevante in Italia), l’Istituto mostra che l’ammontare dei prestiti per l’acquisto dell’abitazione, dopo un breve calo dovuto alla crisi, ha ripreso e rispetto al 2011 è calato solo del 2,1 percento. In generale l’ammontare dei prestiti per altri scopi ha visto una riduzione significativa rispetto al 2011 pari al 15,9 percento. Il grafico n. 3 riporta l’andamento storico delle erogazioni alla clientela. L’analisi della serie storica conferma quanto già detto, mostrando un tracollo per le erogazioni nel settore delle costruzioni e un calo nel settore degli acquisti degli immobili, ma in ripresa dal 2015.

Dimostra anche che è in corso una crescita delle erogazioni per beni durevoli alle famiglie ed investimenti finanziari


«Il mercato famiglie pesa per il 50 percento delle nuove erogazioni di mutui: la crisi del credito ipotecario è stata lasciata alle spalle nel periodo 2013-14», sottolinea Ferulano. In quest’ultimo periodo, si è spesso osservato che l’erogazione di mutui per l’acquisto delle abitazioni è sostanzialmente legato alla concessione di surroghe. Di fatto il peso di questa tipologia di prestiti ipotecari rappresenta circa il 20% delle nuove erogazioni, ma sembra avere raggiunto il picco nel giugno 2015. «Si tratta quindi di accelerare nell’offerta di mutui prima casa di nuova erogazione”, spiega il responsabile di OF PowerView, “perché chi ha un prestito cercherà da adesso di chiuderlo in anticipo approfittando dei tassi mai così bassi».

Estratto da La Bussola Retail, novembre 2016


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