SOMMARIO
Intesa Sanpaolo ha annunciato, a sorpresa, il lancio della sua banca digitale, Isybank, in collaborazione con una Fintech. Banco BPM e Webank hanno introdotto l’aggregatore di conti in ottica open banking. Axerve, Gruppo Banca Sella, ha ottenuto l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia a operare come Istituto di Pagamento. Poste Italiane rende disponibili i mobile payments con Apple Pay. UniCredit, invece, ha virtualizzato la carta di debito
Marzo 2022. Hi-Tech & banche. I Migliori del trimestre
Tratto dalle schede del DB Prodotti Bancari presenti nel rapporto La Bussola Innovazione di febbraio 2022.
Trova finalmente una risposta il dilemma che da qualche anno affligge il mondo bancario: convivere o competere con le startup Fintech? La soluzione sembra essere arrivata dalla prima banca di sistema italiana, Intesa Sanpaolo, che a inizio febbraio, in occasione della presentazione del suo piano di impresa al 2025, ha annunciato la nascita (a breve) della sua digital bank fatta in casa, Isybank. Avrà l’obiettivo di convogliare e accorpare quell’ampio bacino di clienti (stimato in circa 4 milioni di persone) con esigenze finanziarie di base, che usano poco o quasi mai le filiali e che preferiscono la libertà di operare autonomamente in cambio di uno sconto sul prezzo dei prodotti bancari. La novità, però, è che per farlo Intesa Sanpaolo ha scelto di affidarsi proprio a una Fintech, Thought Machine, nella quale ha anche da poco investito circa 47 milioni di euro.
La scelta di collaborare con le Fintech, per inglobare servizi verticali, hi-tech e ad alto valore aggiunto, rappresenterà il filo conduttore dello sviluppo dell’istituto di credito nei prossimi tre anni. Con l’obiettivo, non celato, di diventare “più resilienti rispetto alla concorrenza Fintech e dotati di un’infrastruttura tecnologica che sarà gradualmente estesa all’intero gruppo e dopo il 2023 ci proietterà in un’ottica crescita internazionale”, ha dichiarato l’ad Carlo Messina.
Anche Banca Sella ha scelto la stessa strada e a fine anno ha siglato un accordo con la Fintech PlusAdvance per offrire alle aziende una soluzione in ambito "supply chain finance" per migliorare la gestione del capitale circolante. Il gruppo Credem, invece, è entrato come investitore in Fin+Tech, il percorso di supporto allo sviluppo di nuove imprese tecnologiche in ambito finanziario e assicurativo (Fintech e insurtech) nato da un'iniziativa di CDP Venture Capital Sgr.
Per quanto riguarda, invece, i prodotti, si segnalano nel trimestre di rilevazione numerose novità. Soprattutto in ambito home banking e app. Ecco le principali.
IN EVIDENZA
HOME BANKING: Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo, il 4 febbraio 2022, ha approvato e presentato il Piano di Impresa 2022-2025, che si divide in quattro pilastri fondamentali. Uno di questi è relativo all’innovazione tecnologica, funzionale a ridurre in modo strutturale i costi grazie alla forte spinta digitale. La previsione, si legge nel comunicato stampa, è quella di raggiungere quota 2 miliardi di euro di risparmi di costi in arco piano. Investendo un totale di 7,1 miliardi di euro nel triennio, di cui 5 per tecnologia e crescita. Inclusi anche circa 650 milioni per la creazione della nuova “banca digitale” (denominata isybank), che avrà lo scopo di servire 4 milioni di clienti retail che non usano le filiali. Il servizio si baserà sull’utilizzo di una tecnologia cloud-native adattabile alla clientela multi-valuta e multinazionale, e sarà realizzato in partnership con la Fintech Thought Machine.
APP: Banco BPM
Da fine gennaio 2022, Webank e Banco BPM hanno introdotto l'aggregatore nella loro app di mobile banking. In questo modo è possibile aggiungere conti e carte posseduti presso altre banche, consultare i movimenti e visualizzare il saldo.
E-COMMERCE: Axerve – Gruppo Banca Sella
Axerve ha comunicato, a fine 2021, di aver ottenuto l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia a operare come Istituto di Pagamento e ha presentato la nuova offerta di servizi a valore aggiunto dedicata ai merchant. In questo modo la società può ora porsi come unico interlocutore per i commercianti nella gestione dei pagamenti con carte e metodi alternativi. È stato anche avviato il processo di internazionalizzazione ed è previsto l’avvio dell’operatività nel mercato inglese e nei principali paesi UE entro metà 2022.
MOBILE PAYMENTS: Poste Italiane
Da dicembre 2021, i possessori di carte Postepay e BancoPosta possono utilizzare il sistema di pagamento Apple Pay. Il servizio consente di virtualizzare nel wallet mobile tutte le carte prepagate a circuito Visa e tutte le prepagate e le carte debito di Mastercard.
CARTE E POS: UniCredit
UniCredit ha comunicato che, dal 28 febbraio 2022, è disponibile una carta di debito internazionale digitale (a circuito Mastercard o Visa) senza costi di emissione. Chi, invece, preferisce optare per quella tradizionale su supporto fisico dovrà prevedere un costo di 3,50 euro per l'emissione.
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