LO STRANO CASO DEI CONTI CORRENTI ONLINE
Al sud solo il 40% della popolazione ne ha aperto uno nell’home banking. Ma le aziende meridionali battono quelle del nord con il 70% contro il 60. Ecco qualche spiegazione interessante.
Banca di Italia pubblica annualmente il numero di clienti (privati ed aziendali) dell’ “home
e corporate bank”, che definisce come “i servizi (dispositivi e/o informativi) prestati alla
clientela per via telematica”. Questo numero non distingue tra servizi telematici attivi
e non, non considera il numero di conti correnti (ad ogni cliente possono corrispondere
anche più conti correnti) ed inoltre è legato geograficamente alla provincia della filiale
dove viene aperto il conto.
I dati presentano alcune curiosità e possiamo affermare che, per le piattaforme online,
la salvezza viene proprio dal Sud. A partire dai numeri, reperibili in OF PowerView
Analytics™ la piattaforma di gestione di BIG DATA di OF Osservatorio Finanziario, e
riportati nel grafico, si osserva che il rapporto tra il numero di clienti con servizi telematici
e la popolazione residente è veramente bassa al Sud. Mediamente, quasi ovunque, si è
sotto il 40%. Ma molti meridionali, senza spostare la residenza, hanno aperto conti al
Nord e il loro conto online è registrato in una filiale settentrionale. Quindi il dato non è
significativo. Analizziamo le imprese, dove sede anagrafica e sede bancaria dovrebbero
coincidere. A partire dai dati di Movimpresa, relativamente solo alle società di persone
e di capitale attive, si osserva che al Sud più del 70% delle aziende ha aperto un canale
telematico, mentre al Nord ci si assesta intorno al 60%. Perché? Probabilmente al Nord
solo le aziende realmente produttive aprono un conto.
Ultimo aspetto interessante: in Sicilia il 91,6% dei conti correnti ha attivato il canale
telematico, mentre in Lombardia solo il 63,1%.