LA GRANDE SFIDA DI BANCO BPM
Il gruppo BPM ha chiuso il 2017 con un utile di 557 milioni di euro, grazie alla significativa plusvalenza derivante dalla vendita di Aletti Gestielle SGR ad Anima Holding S.p.A. Ma, per il noto principio della fisica che nulla si crea e nulla si distrugge, che conseguenze potrebbe avere tale evento sul modello di business del gruppo, considerando che il gruppo stesso punta sulle commissioni derivanti dalla gestione dei patrimoni?
Per rispondere a questa domanda, penso sia importante fare un passo indietro. È oramai
noto che le banche, per poter sopravvivere, stanno portando avanti una trasformazione
interna del proprio modello di business spostando il focus dal margine di interesse (i
tipici ricavi da prestiti) al margine di commissione. In molti pensano che la causa della
trasformazione sia rintracciabile nei bassi tassi di interesse, che non permettono un
adeguato ritorno dell’investimento. In realtà, le banche guadagnano sul differenziale,
che è sceso leggermente, ma rimane profittevole. Il problema nasce invece da una
situazione economica fragile, dove gli investimenti latitano e, i pochi presenti, sono
spesso molto rischiosi. Per questo le banche puntano a far decollare i ricavi da servizi,
tra i quali possiamo ricordare ad esempio la tenuta del conto corrente (che oramai rende
sempre meno), i servizi di intermediazione sui mercati finanziari (che si appoggia quasi
sempre su una piattaforma on-line).
Tra i servizi che la banca offre, la gestione dei patrimoni finanziari è sempre stato
importante, ma in questo periodo il suo ruolo diventa sempre più cruciale. Infatti, grazie
all’enorme iniezione di liquidità da parte delle banche centrali, i ricchi stanno sempre più
arricchendo e i loro patrimoni continuano a crescere. Il gruppo Banco BPM ha in gestione
circa 100 miliardi di euro che sono rimasti stabili dopo la fusione. Come si può osservare
dal grafico qui sotto, il Gruppo ha visto uno spostamento delle masse dall’amministrato
al gestito, fatto positivo perché comporta commissioni più alte. I dati sono tratti dai dati
di OF PowerView Analytics™ la piattaforma di gestione di BIG DATA di OF Osservatorio
Finanziario.
Però Banco BPM ha venduto Aletti SGR, che era nota come una buona società di gestione.
Tale vendita, oltre a favorire un utile significativo nel 2017, ha probabilmente risolto
problemi di liquidità dovuti ad esposizioni ingenti in NPL. Ma, come si può osservare
dal grafico qui sotto, la vendita ha comporta una riduzione significativa dei ricavi dalla
gestione di portafoglio, che passano da 197 milioni a 37 milioni di euro. Al netto dei costi
di collocamento, la riduzione sui ricavi si assesta sui 120 milioni di euro annui, circa il 5%
del fatturato derivante da commissioni. Si può quindi affermare che, se certamente la
perdita in termini assoluti di ricavi è evidente, probabilmente il peso è minimo e non avrà
impatti significativi sul modello di business del Gruppo.