Quello del lusso è un mercato che oggi vale circa 1,2 triliardi di euro nel suo complesso. Ma gli analisti e gli operatori sono convinti che nel prossimo futuro sia destinato a crescere ulteriormente. Lo confermano i dati di una recente ricerca (Worldwide luxury market monitor) diffusa da Altagamma e Bain&Co, fondazione attiva nella conoscenza del mercato luxury, secondo i quali le vendite di personal luxury goods, che rappresentano solo una porzione minima di tutto il mercato, chiuderanno il 2018 con un aumento del 6% arrivando a toccare i 260 miliardi di euro, contro i 254 miliardi del 2017.
“Il settore del lusso ha tratto grande beneficio dalla significativa accelerazione della creazione di ricchezza degli ultimi 10 anni trainata dai mercati emergenti, raggiungendo nel 2017 una dimensione di mercato di 280 trilioni di dollari”, chiarisce Anne Le Borgne, Thematic equities portfolio manager di CPR (Amundi) che spiega, “la crescita della classe media, con un crescente potere d'acquisto, costituisce un forte motore”. Soprattutto nei paesi asiatici, a cominciare dalla Cina. Basti pensare che, entro il 2030, dicono le stime recentemente diffuse, la classe media rappresenterà più del 60% della popolazione mondiale.
Non solo: “Il settore del lusso beneficia anche dell'aumento strutturale dei flussi di viaggiatori in tutto il mondo”, continua Le Borgne (Amundi) , “grazie a questo contesto favorevole, la crescita organica delle vendite del settore è in media del +7%/+8%, con una crescita doppia rispetto alla crescita economica globale con una forte redditività che guida il crescente flusso di cassa”.
Ma, a sorpresa, il maggior impulso agli acquisti di beni di alta gamma proviene dai giovani. “L’affacciarsi sul mercato dei consumi delle generazioni più giovani (X, Y e Z), particolarmente sensibili ai temi della moda, ha contribuito a decretare il successo di questo mercato”, aggiunge Massimo Terrizzano, responsabile investimenti di BNP Paribas Asset Management.
Stando ai dati provenienti dalla ricerca di Altagamma e Bain&Co, infatti, già oggi i Millennials, cioè i nati tra il 1980 e il 1994, e la Generazione Z, dalla classe 1995 in poi, assorbono circa il 33% del mercato del lusso. Ma è sul lungo periodo che le previsioni diventano ancora più sorprendenti. Nel 2025, infatti, i giovani saranno i responsabili di oltre la metà degli acquisti di personal luxury goods, arrivando al 55% di un mercato che varrà tra i 320 e i 365 miliardi di euro. Per una crescita complessiva stimata tra i 65 e i 110 miliardi di euro, e pari cioè a circa il +130%.
Tra i fattori che hanno contribuito alla crescita delle vendite dei beni di alta gamma, poi, non si può non considerare il digitale. “Lo sviluppo delle vendite online, infatti, ha consentito di raggiungere un numero sempre più vasto di potenziali consumatori”, chiarisce ancora Terrizzano (BNP Paribas Asset Management), “anche laddove lontani dalle reti fisiche di distribuzione”.
Gli acquisti online nell’ultimo decennio di beni di alta gamma, infatti, sono cresciuti del 25%, conferma ancora la società di consulenza Bain & Company. Ed entro i prossimi 5 anni la crescita dovrebbe aumentare ulteriormente tanto che il fatturato via Internet del comparto luxury, si legge ancora nella ricerca, è previsto in aumento del 20% all’anno per i prossimi 5 anni. Non solo per merito del consistente numero di vendite portate a termine sul web grazie ai portali di e-commerce. Ma anche per via della volontà delle stesse aziende di concentrarsi maggiormente su questo comparto.
Le stime per il futuro sembrano rosee. Ma cosa accadrà nei prossimi anni? Il luxury potrà essere considerato ancora un valido strumento di investimento? E quanto potrà rendere? OF Osservatorio Finanziario in questo speciale ha analizzato il settore del lusso in ogni sua componente. Dalle azioni ai fondi di investimento tematici, arrivando al mattone: strumento imprescindibile in qualsiasi portafoglio diversificato. Infine, lo speciale di OF analizza anche il lusso da un altro punto di vista: cioè quello del divertimento. Il mercato in crescita spinge, infatti, anche l’evoluzione dei prodotti e dei servizi di lifestyle, che orientano viaggi, vacanze, tempo libero e benessere con prodotti di alta gamma.